Non sembra esserci pace per il Latina Calcio in una stagione maledetta dal punto di vista societario. Con un deferimento in arrivo per gli stipendi e le ritenute Irpef non pagate lo scorso 16 febbraio (ma per il quale sarebbe pronto un ricorso come annunciato dal presidente Mancini per via della richiesta di fallimento in essere), il caso della fideiussione bancaria decaduta e il mancato pagamento dei contributi del bimestre precedente, quando il patron era ancora Antonio Aprile, il rischio di punti di penalizzazione da scontare nella stagione attuale sembra essere elevato.
Non bastasse tutto ciò, anche la Procura Federale sembra accanirsi sul club di piazzale Prampolini. La richiesta del procuratore di appellarsi, per la seconda volta, alla decisione del Tribunale Federale Nazionale riguardo al ritardo di pagamento degli emolumenti di gennaio e febbraio 2016 - scadenza fissate il 18 aprile 2016 - è arrivata inaspettatamente l’altroieri. Tutto era iniziato con la richiesta di deferimento della Covisoc al Tribunale Federale che aveva però prosciolto il Latina a cui era stato riconosciuta l’attenuante di un problema non dipendente dalla propria volontà nel pagamento (c’era stato un blocco telematico che non aveva consentito alla banca di effettuare il bonifico). Alla decisione del Tribunale si era opposto il Procuratore che aveva chiesto di esaminare il caso alla Corte Federale d’Appello. Anche in secondo grado, però, il Latina se l’era cavata con nessuna ammenda o penalizzazione. Ma, evidentemente, le prove portate davanti al Tribunale Federale nel corso del dibattimento dello scorso 16 gennaio non sono bastate ad accontentare il Procuratore Pecoraro che ha chiesto una nuova documentazione che la società dovrà presentare entro dieci giorni. Oltre al CRO (il numero identificativo del bonifico), serve anche la testimonianza che la società all’epoca dei fatti avesse provato ad effettuare il pagamento on-line in banca. La nuova udienza davanti al TFN è fissata per il 23 marzo alle ore 15.