Soddisfatto a metà mister Mario Somma nel dopo gara di Latina - Crotone. Se da una parte il pareggio di carattere, ottenuto in inferiorità numerica a coronamento di una gara ben giocata al cospetto della capolista del campionato cadetto può far sorridere, a non permettere di godersi a pieno quello che sarebbe stato un ottimo risultato ci si è messo il solito episodio negativo che rischia davvero di diventare un vero incubo per i nerazzurri in questa prima parte di stagione: «Avevamo fatto tutto quello che avevamo provato in settimana. Poi, dopo l’espulsione, è cambiato tutto come è normale che sia. Contro una squadra così forte, che è prima non per un caso, tutto diventa troppo più complicato». Queste le prime parole del tecnico nerazzurro che, giustamente, suddivide il commento in due parti: prima e dopo l’episodio dubbio del rigore e la conseguente espulsione di Olivera: «Non ho visto le immagini - glissa il tecnico pontino - non so dire se è rigore o no. Mi fido di un arbitro giovane ma di grande personalità e quindi voglio pensare che abbia azzeccato la sua scelta, così come non fischiare un fallo di confusione nel secondo gol. Credo che arbitri più esperti, forse, si sarebbero lavati la coscienza fischiando una punizione per la difesa».
Somma, dunque, non si appella ai presunti torti arbitrali, ma si rammarica per un ennesimo colpo di sfortuna che ha rovinato una partita altrimenti quasi perfetta: «Il pareggio ci restituisce un po’ di morale, anche se è un peccato non aver potuto portare qualcosa di più a casa. Ripeto, la prestazione è stata ottima. Avevo deciso di attaccare il Crotone con gli inserimenti e non aspettarli come invece avevano fatto tutte le squadre prima di noi».
Da elogiare anche il coraggio del tecnico di rispolverare un 4-3-3 con il ritorno di Scaglia e Schiattarella a centrocampo: «Non voglio spiegare troppo sul tipo di lavoro che stiamo portando avanti - commenta il mister - per non dare troppi vantaggi inutili ai nostri futuri avversari. Posso dire, però, che questa squadra era stata costruita per fare un certo tipo di gioco in cui Scaglia e Schiattarella erano stati scelti per essere titolari a centrocampo. Ma, se si conosce il passato di questi due giocatori, si sa anche che sono bravissimi a giocare tra le linee. E’ quello che abbiamo provato oggi (ieri ndr). Ho scelto di lasciare le fasce al Crotone che invece ama andare per vie centrali. E per gran parte del match loro non sono riusciti mai ad essere pericolosi. Dopo il rigore e l’espulsione, naturalmente è cambiato tutto». Esperimento che, però, non si potrà ripetere con il Vicenza, visto che il Latina avrà fuori tutto il centrocampo. Squalifiche per Olivera e Scaglia, infortunio per Schiattarella che... «Purtroppo non riusciva a poggiare neanche il piede a terra. Un vero peccato, ma sembra impossibile poterlo recuperare in tre giorni».
In generale una risposta anche a chi aveva criticato la squadra sotto il profilo dell’impegno: «Criticare questa squadra mi sembra davvero ingiusto. Ripeto quello che dico spesso: questi ragazzi non smettono mai di stupirmi per lavoro e abnegazione. Si impegnano sia negli allenamenti che in partita, quello che si sbaglia, forse, è pensare che questa sia una squadra di gamba. Non è così. Questa è una squadra molto più votata al palleggio, al produrre gioco e a tentare le ripartenze». Un elogio in particolare per un giocatore: «Vorrei, senza nulla togliere alla prestazione di tutti - fare un plauso a Paolo Regoli. Non ha mai fatto un minuto, è entrato oggi ed ha procurato la punizione decisiva del 2-2. Deve essere un esempio per tutti per serietà e abnegazione dentro e fuori dal campo».