Ha rappresentato l'Italia della seconda metà del secolo scorso e dei primi anni di questo, ha colto caratteri e manie di noti personaggi e su di essi ha costruito spassose parodie. Non c'è stato politico del nostro Paese che non sia finito nella sua fitta rete, costretto ad accettare più o meno di buon animo, oppure obtorto collo, la satira pungente firmata Pingitore. Il Bagaglino è tornato, e con lo spirito che lo caratterizza è pronto a divertire il pubblico d’Italia, forte della sua storia e dell’affetto del pubblico che non è mai mancato. Tutti, uomini di stato, star dello schermo e della televisione hanno accolto l'invito del Bagaglino nell'ospitale eleganza del Salone Margherita. Questo dal 1965, e fino a qualche tempo fa. Poi c'è stato un periodo di silenzio, combaciato anche con la scomparsa di uno dei miti di quella Compagnia, il grande Oreste Lionello. Oggi la graffiante ironia di Pier Francesco Pingitore e della sua troupe torna a farsi spazio e a inquadrare personaggi e fatti eclatanti per il piacere e il divertimento della gente.
Sulla scia del successo editoriale del libro "50 sfumature di grigio" di E.L.James, per la precisione Erika Leonard, e dell'omonimo film di Sam Taylor-Johnson, Pingitore ha allestito uno spettacolo che persa la S iniziale di sfumature, e il colore grigio, sostituisce quest'ultimo con il premier italiano e di lui fa il protagonista dello show. Nasce così “50 fumature di Renzi”. Nella parte del capo del Governo è Demo Mura, e in quella del Ministro Maria Elena Boschi, Manuela Zero, entrambi in grande forma per una divertentissima performance.
Lo spettacolo è un appuntamento con la risata, e il Teatro Moderno di Latina, diretto da Gianluca Cassadra, lo propone al suo pubblico nel pomeriggio di domenica, fuori abbonamento
Il 28 febbraio, alle 17,30, dopo il successo riportato a Roma (in prima fila, in una delle serate, anche Berlusconi), “50 Fumature di Renzi” andrà in scena diretto da Pingitore e vedrà impegnati noti ma anche nuovi componenti della Compagnia, da Pamela Prati a Martufello, da Mario Zamma a Carlo Frisi e con loro, oltre i su citati Mura e Zero, Morgana Giovannetti, Enzo Piscopo, Jean Michel Danquin, Federica Della Pella, Federica Rizzo, Raffaella Saturni, Roberta Vesperini e l'immancabile Corpo di Ballo. Tra una miriade di battute, un Dante che parla in un dialetto molto molto burino, vedremo parodiati i rappresentanti del fior fiore della politica, della società e dell'attualità internazionale dei nostri giorni, da Angela Merkel a Matteo Salvini, da Beppe Grillo a Luigi De Maio da Ignazio Marino a Papa Francesco. La satira picchia ma il grande Circo Italia provoca buonumore, e nell’atto finale un po’ di nostalgia.