La politica perde il pelo ma non il vizio. Interessano solo le poltrone, al di là delle belle parole di facciata. È il politico ex coordinatore di Sel Daniele Cervelloni a commentare, non senza qualche nota pungente, le recenti scosse interne alla coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Nicola Procaccini. “Siamo alle solite. La politica che mira solo alla conquista di poltrone trova purtroppo conferma anche in questa campagna elettorale. Non credo che Terracina abbia bisogno di questo modo di agire. Lo abbiamo ripetuto più volte durante questi anni e vogliamo­ farlo in un momento così delicato. E’ evidente che nella coalizione di Procaccini qualcosa non va. E il caso del clamoroso dietrofront di NCD dopo il veto di Zicchieri ne è una prova tangibile. Che potere ha Zicchieri e che peso ha Noi con Salvini a Terracina (partito che peraltro non si è ancora mai confrontato con la prova delle urne) per tenere sotto ricatto Procaccini? L’ex sindaco ha liquidato tutto dicendo che si è trattato di un “malinteso”, ma i toni utilizzati da Zicchieri non sono stati altrettanto diplomatici, così come quelli di Roberta Alla che ha definito entrambi “scambiatori di poltrone avidi di potere”. Insomma, più che malintesi, in casa Procaccini è passata una piccola burrasca. Il commento di Cervelloni è chiaro. “Se Terracina vorrà cambiare passo dovrà guardarsi bene dallo scegliere determinate situazioni. Procaccini in un colpo solo ha fatto infuriare due forze politiche e ha anche messo in evidenza la sua mancanza di leadership all’interno della coalizione.  Forse l’ex sindaco farebbe bene a guardarsi dagli “amici” perché a Zicchieri la leadership è sempre piaciuta e probabilmente la coalizione comincia già ad andargli stretta. E non dimentichiamo che fu lo  stesso Zicchieri a garantire i numeri per il proseguo dell'amministrazione Procaccini”.