Revoca dell’agibilità dell’edificio, sanzioni amministrative, avvio del procedimento giudiziario. Queste le conseguenze del mancato allaccio alla pubblica fornitura. Così una delibera del commissario del Comune di Terracina, che approva un nuovo regolamento - con contestuale cancellazione di tutti i provvedimenti precedenti - per lo smaltimento delle acque reflue.

La polizia Municipale avvierà controlli serrati per verificare che non vengano smaltite illecitamente le acque meteoriche provenienti dai tetti, terrazzi e strade no attraverso reflui domestici e che lo scarico delle acque delle piscine avvenga in modo separato.

Per gli scarichi di acque reflue non autorizzati, scatterà la sanzione amministrativa e un atto di diffida del Comune, con contestuale avvio del procedimento di infrazione. Nel caso di mancato adeguamento, si passerà alla sospensione dell’autorizzazione allo scarico.

Pugno duro sugli scarichi non autorizzati e le violazioni sulle volture: si arriverà fino alla revoca del certificato di agibilità dell’immobile. Le aree indicate, sono i comparti C4 e C5, ovvero la fascia adiacente a quella costiera, Borgo Hermada, la lottizzazione Quattro Stagioni. Per piazza Palatina e la fascia costiera sud, dove sorgono diverse attività turistico-ricettive, in vista della realizzazione della fognatura con allaccio al depuratore Femmina Morta di Fondi, nelle more, potranno mantenersi le fosse settiche a tenuta stagna ma solo se l’impianto sarà realizzato entro il prossimo 30 giugno. Per le zone C4 e C5 gli allacci dovranno effettuarsi a carico del privato.