Una conferenza stampa per chiarire che quella del sindaco Nicola Procaccini è una “la coalizione dei liberi”, come l'ha definita lui stesso. L'ex sindaco e candidato primo cittadino di Terracina ha presentato agli organi d’informazione e ai presenti il primo di una serie di doni alla città di Terracina, acquistato dai candidati delle liste con i soldi risparmiati dall’affissione dei manifesti elettorali.
“In questi giorni e addirittura nelle settimane passate abbiamo assistito con sconcerto a una autentica alluvione di manifesti elettorali da parte dei nostri avversari alle prossime elezioni. Quando mancano ancora quattro mesi alle elezioni! – ha dichiarato Procaccini -. Rispettiamo le scelte di tutti e non ne facciamo una questione morale. Ognuno è libero di utilizzare le risorse economiche di cui dispone per farci quello che preferisce. Semplicemente, noi abbiamo fatto una scelta diversa. Ci siamo riuniti in uno dei nostri direttivi di coalizione e abbiamo deciso di risparmiare i soldi per le affissioni, e di trasformarli in cose utili per la città. Arriverà ad aprile il momento in cui faremo anche noi dei manifesti elettorali, ma fino ad allora preferiamo raccogliere tra i nostri tanti candidati delle piccole somme per fare delle donazioni alla città". Vista l’imminente inaugurazione del nuovo museo cittadino presso il Palazzo della Bonificazione Pontina il gruppo che sostiene Procaccini ha deciso di acquistare tramite il sito di aste telematiche ebay un prezioso volume originale del 1759 dal titolo: “Memorie dell’antico e presente stato delle Paludi Pontine” a cura di Emerico Bolognini, governatore generale di Marittima e Campagna. "Nei prossimi giorni - ha spiegato Procaccini - consegneremo il libro antico nelle mani del Commissario Erminia Ocello e successivamente verrà collocato in una teca all’interno del Museo di prossima apertura".
Possiamo già svelare che la prossima donazione verrà effettuata nei confronti dell’ospedale Alfredo Fiorini. Ma chiaramente forniremo tutti i dettagli tra qualche settimana. Ripeto, nessun moralismo, ma sarebbe bello – conclude Nicola Procaccini – se anche gli altri candidati a sindaco alle prossime elezioni seguissero il nostro esempio, tramutando i loro manifesti in doni per la città. Chissà, potrebbe persino diventare una consuetudine politica nazionale di cui farci vanto tutti insieme come terracinesi a prescindere dai diversi colori politici”.