Si prospetta unâaltra estate di fuoco per lâospedale di Terracina. Tutta colpa di una sanità sempre più di carta, di progetti e impegni che restano scritti ma che non si traducono in atti pratici. Il comitato in difesa dellâospedale âFioriniâ tornano a fare pressing sulla Asl. Nei giorni scorsi lâassociazione ha incontrato il dottor Casati, che sostituisce temporaneamente il direttore generale Michele Caporossi dopo il trasferimento di questâultimo. Al centro del confronto, lâapplicazione di quanto previsto nellâatto aziendale approvato ormai un anno fa.  Tra i punti di miglioramento previsti per lâospedale di Terracina, lâistituzione dellâOsservazione breve intensiva ma non solo. Câè anche la questione del personale, del miglioramento dei reparti. Se si fa eccezione di alcuni interventi migliorativi, come quello per il laboratorio analisi, per il resto non si sono registrate grosse novità .
Il comitato, quindi, è tornato a chiedere lâistituzione dellâOsservazione breve come strumento utile a decongestionare il pronto soccorso. Ma la scaletta delle richieste del gruppo di lavoro è lunga. Si parte con lâassunzione degli ortopedici, tra cui un primario. E ancora anestesisti, un primario di chirurgia, istituire la reperibilità cardiologica nel presidio centro. Infine è stato chiesto di attivarsi fin da subito per reperire il personale medico da assumere in estate in funzione delle maggiori esigenze dovute alla bella stagione. «Questioni non più rinviabili» hanno sottolineato quelli del comitato. Dal manager Asl la garanzia di un suo impegno. Ma la fiducia è ridotta al lumicino. Se neppure un atto ufficiale come lâatto aziendale ha valore, a tal punto che le parole restano scritte sulla carta, quasi più nessuno crede ormai a promesse e impegni che invece sono parole che volano.
Sanità da potenziare, resta tutto sulla carta
Sanità da potenziare, resta tutto sulla carta
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