Porta il nome di Terracina la cassa esposta al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia. Si tratta di un bellissimo oggetto, di manifattura campano laziale del X-XI secolo, destinato a contenere documenti e paramenti liturgici, ritrovato nella cattedrale di Terracina nel 1889. Il candidato sindaco del Pd Alessandro Di Tommaso garantisce il suo impegno sin d’ora a intraprendere iniziative per riportare questo prezioso pezzo della nostra storia in città, dove potrà facilmente trovare spazio nel museo civico.  

"L’auspicio - afferma Di Tommaso - è quello che un giorno la Cassa di Terracina, in legno di noce con decorazioni artistiche di pregio e affidata al museo di Palazzo Venezia, possa definitivamente rientrare a far parte del nostro patrimonio culturale. La mia proposta, realizzabile a breve termine, consiste nell’interscambio di beni tra istituzioni, come quello promosso dal “Pio Capponi” con il recente prestito del “Sovrano ellenico” alla mostra “Roma e le genti del Po” organizzata dalla Fondazione Brescia Musei, ottenendo un notevole successo di pubblico. Il nome di Terracina legato alla Mostra nazionale di Palazzo Venezia è già di per sé un vanto e un’opportunità, poiché al grande flusso di visitatori resterà impresso il nome della nostra città. Al contempo, un elemento così antico e ben conservato, che ripropone artisticamente sui pannelli laterali il tema dell'eterno scontro tra il Bene e il Male e il peccato originale di Adamo ed Eva, a testimonianza della cultura sia orientale che occidentale, contribuisce senza dubbio ad arricchire il nostro museo e a renderlo ancora più importante all’interno dell’offerta culturale e turistica di Terracina".