Lâargomento della partecipazione alla vita amministrativa del nostro comune è un tema fondamentale del programma in corso di stesura e per il meetup Terracina 5 Stelle del candidato sindaco Fabrizio Ferraiuolo. à proprio ragionando su questo punto del programma che il gruppo ha scoperto che lo statuto comunale già prevede alcune forme che permettano ai cittadini di partecipare alla vita politica. Infatti esistono i cosiddetti âIstituti di partecipazioneâ che prevedono forme di partecipazione allâattività amministrativa. Un regolamento esiste ed è datato 1994, quando il sindaco era Vincenzo Recchia. âCi rendiamo conto che fino ad oggi â commenta il meetup - quindi nellâarco di quasi 22 anni, nessuna amministrazione è stata in grado di applicare la norma in esso contenuta. Ci riferiamo allâarticolo 6, dove viene stabilito che âla giunta, e per essa lâassessore alla Cultura, entro il mese di settembre di ogni anno, convoca la conferenza programmatica delle associazioniâ. Questo è lâorgano con cui le associazioni iscritte nel apposito Albo Comunale tessono i rapporti con lâamministrazione, è quindi questo lâunico strumento deputato a regolare i rapporti tra lâente comunale  e le associazioni a cui esso eroga le sovvenzioni richiesteâ. Quindi gli strumenti ci sono, ma non vengono utilizzati.
Forse perché per il Comune è un problema? âIl regolamento indica addirittura la procedura con la quale le associazioni posso richiedere contributi e sovvenzioni per i propri progetti. E cosa non meno importante, impone, come già la legislatura nazionale, la rendicontazione obbligatoria di tutti i fondi ottenutiâ. A questo punto le considerazioni sono ovvie. âNessuna delle amministrazioni che si sono succedute dallâapprovazione del regolamento ad oggi ha mai istituito la conferenza programmatica delle associazioni, erogando comunque finanziamenti senza rispettare quello che la norma prevedeâ conclude Ferraiuolo. âE non solo la politica è colpevole, infatti sembra che anche in epoca commissariale, nessuno tra organi di Stato e funzionari pubblici, riesca a mettere un freno al mal costume oramai dilagante nel sistema dei finanziamenti alle associazioni.