"Tra le presunte 40 cose fatte da Procaccini nei suoi quattro anni e mezzo di disamministrazione una di quelle che grida maggiormente vendetta e che costituisce un autentico autogol per lâex sindaco è rappresentato dalla dismissione del depuratore di via delle cave". E' il segretario del Partito Democratico, Ivano Giuliani, ad attaccare l'ex primo cittadino. Altro che meriti suoi - afferma - si tratta di un percorso messo in essere dalle precedenti amministrazioni, più di 20 anni or sono,  e di cui lo stesso, senza alcun ritegno si è attribuito i meriti dimostrando come per moltissime altre situazioni di speculare sul lavoro compiuto da altri.
"Era infatti il 23 dicembre del 1993 - spiega il Pd - quando lâallora consiglio comunale con una deliberazione si includeva tra le previsioni urbanistiche âlavori di adeguamento del depuratore di via delle cave  per la realizzazione di un impianto di disidratazione del  fango vista la scarsa efficienza dellâimpianto stesso nel disidratare i fanghiâ e  per questo sottoposto a sequestro, creando contemporaneamente le condizioni per la realizzazione di un unico depuratore modulare che servisse lâintera città in via Pantani da Basso accedendo ad un primo finanziamento emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti di circa un miliardo e mezzo di vecchie lire. Lâintera opera ed il progetto generale come scritto nel testo della delibera ârisulta dimensionato per 30.000 abitanti residenti ed 84.000 fluttuanti e, conseguentemente concepito a schemi modulari, su 4 linee, proprio per supplire alle indotte in relazione alla variabilità stagionale dei carichi di esercizio. Lâimporto complessivo dei lavori risulta di circa 8 miliardi di vecchie lire".
Insomma storia vecchia, con i lavori che solo per una coincidenza si sono conclusi di recente. "Nel piano triennale delle opere pubbliche del 1998, redatto dallâallora giunta, è contenuto il 3° stralcio esecutivo per lâimpianto di depurazione di via Pantani da Basso per lâimporto di 2 miliardi di lire divenuto oggetto di delibera di giunta, con numero 1051 del 4/9/1998, mediante la quale si provvedeva ad approvare in 3 stralci il progetto esecutivo dellâimpianto di depurazione della fascia costiera per la sostituzione dellâimpianto da dismettere di via delle Cave.
Da quanto scritto si intuisce come Procaccini voglia attribuirsi i meriti di pianificazione di opere progettate e realizzate da altri mediante lâaccesso a fondi derivati dal bilancio comunale, della Provincia e della Regione, intestandosi in modo fraudolento 20 anni di storia politica della città che lui probabilmente nemmeno conosce e che hanno consentito ai cittadini di Terracina di poter fruire oggi di luoghi bonificati dagli scarichi delle acque di depurazione, quali la scogliera di levante, in passato non praticabili. Questa è lâoperazione verità che vogliamo mettere in essere a partire da oggi per smontare pezzo a pezzo il castello di carta presentato dallâex sindaco".
Siamo a completa disposizione di chiunque voglia consultare atti e delibere di giunta e consiliari contenenti  tutte le informazioni che qui solo sinteticamente abbiamo riportato.
Il circolo del PD di Terracina