Alloggi comunali, arriva lo stop del commissario prefettizio Erminia Ocello. Il Comune stabilisce gli indirizzi per la definizione dei rapporti di locazione degli immobili acquisiti sul mercato privato dal Comune di Terracina. Il provvedimento del Commissario straordinario, Erminia Ocello, blocca, di fatto, un percorso iniziato nel 1997 da una deliberazione consiliare, che aveva previsto di prendere in locazione alcuni immobili dal mercato privato per far fronte all’esigenza abitativa scaturita dalla carenza di alloggi di edilizia economica e popolare. Provvedimento sopravvissuto alla deliberazione consiliare n.162 del 20.12.2007, dove pure si stabiliva che “l’ente non potesse più stipulare contratti di locazione, in quanto in stato di insolvenza”.

Considerata però la difficoltà nello sgomberare gli immobili affittati, il 28 aprile del 2011, il Comune delibera (n.248) di corrispondere un contributo economico del valore di 250 euro al mese, per sei mesi, eventualmente prorogabili, ai soggetti occupanti gli immobili.Ma nonostante l’intervenuta scadenza dei contratti, gli inquilini non hanno mostrato alcuna volontà di sgomberare gli alloggi, “con grave nocumento economico al bilancio comunale”. Poi, come i cittadini ricordano, il 19 settembre 2011 il Comune dichiarava il dissesto finanziario, che impone tra le altre restrizioni anche il contenimento delle spese di locazione passive legate agli utilizzi degli immobili, e la risoluzione dei contratti in essere ritenuti non indispensabili.

Di conseguenza la non più rinviabile delibera del Commissario Ocello, che statuisce tra l’altro: 1. i contratti di locazione devono intendersi risolti; 2. che l’ente è impossibilitato a provvedere agli oneri economici sottesi alla locazione, in quanto l’eventuale pagamento sarebbe privo di titolo; 3. di assegnare al proprietario dell’immobile un termine entro il quale comunicare all’ente la volontà di procedere allo sfratto esecutivo del soggetto occupante; 4. di demandare all’avvocatura comunale, allorché il proprietario non dimostri di aver iniziato l’azione di sfratto esecutivo, l’attivazione dell’azione ordinaria di condanna al rilascio dell’immobile.