Se a destra sono divisi, il Partito Democratico prova a infilarsi nella contesa e a sfruttare la situazione. La divisione del centrodestra terracinese in corsa per le elezioni finisce per favorire inevitabilmente il principale concorrente del centrosinistra, Alessandro Di Tommaso, che col suo gruppo resta alla finestra a guardare gli avversari che si rubano voti a vicenda. Procaccini, Corradini, adesso anche Nardi, senza contare Cerbo e Cetrone che comunque, per i propri trascorsi politici, si configurano comunque come anime del centrodestra. "Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega Nord (Noi con Salvini) e il civico Nardi si candidano anche a Terracina a governare ancora, dopo 14 anni di fallimenti" commenta il Pd. "Quello che ci dovrebbe consolare è che qui da noi i rappresentanti locali (Procaccini, Corradini e compagnia cantante) hanno già deciso di correre alle elezioni da nemici giurati e non stanno cercando di tenere insieme, in modo opportunistico e ipocrita, un centrodestra che a livello nazionale è collassato. Ma non crediamo sia una consolazione, rischiare di affidare il governo di una città come Terracina ad uno di questi partiti. Nessuno di loro potrà avere alcun peso a livello regionale e nazionale, anzi rischieranno di subire imposizioni dalle sedi centrali, continuando a lasciare Terracina con governi deboli e traballanti e relegando la città a terreno di scontro per quanto avviene altrove".