Fa discutere l’ordinanza del Commissario straordinario del Comune di Terracina che disciplina gli orari degli esercizi di ristorazione, intrattenimento e svago. Il candidato sindaco del Pd Alessandro Di Tommaso ha una posizione ben precisa. "La limitazione oraria rischia di compromettere le attività economiche già sofferenti per la crisi, rendendo al contempo insoddisfatti i ragazzi che potrebbero scegliere di trascorrere le serate altrove. Il problema dunque non è l’orario, ma quello che si fa dentro e fuori i locali notturni e, più in generale, come si gestisce la movida nella nostra città. La nostra azione politica mirerà senza esitazioni alla revisione delle regole della movida, tramite un progetto che sappia coniugare le esigenze di commercianti, dei ragazzi e dei residenti nei singoli quartieri". Secondo Di Tommaso, un nodo da sciogliere subito è quello di una revisione del  piano di zonizzazione acustica che tenga conto delle mutate differenze tra le varie zone di Terracina, sia per la tipologia di esercizi presenti che per i fattori ambientali distintivi di ciascuna di esse. Attualmente il piano risale al 2009. "Non si può pensare di applicare le stesse regole per bar, ristoranti, pub e discoteche. Questo problema è inevitabilmente legato anche alla scellerata scelta degli ex amministratori di non individuare un adeguato piano del traffico ma di produrre misure ad hoc per superare i momentanei problemi".