Era stata restaurata dopo essere stata adibita a magazzino per anni, oggi è diventata essa stessa laboratorio di restauro e agli occhi dei turisti appare piena di polvere, al punto da far gridare allo sfregio.

È dura la denuncia dell’associazione Terracina Rialzati, rimasta sbalordita dopo la visita guidata di Pasqua in cui davanti agli «sguardi increduli dei turisti» ha scoperto che «l’Ottocentesca Cappella di San Giuseppe è stata trasformata in un laboratorio di restauro». A soli quattro anni fa risale il restauro conservativo che, scrive l’associazione, «aveva recuperato i suoi splendidi affreschi monocromi in girali d’acanto e tutto l’arredo ligneo».

Oggi la Cappella, interdetta al pubblico, «si presenta in uno stato miserevole, con polvere ovunque nell’ambiente e sugli arredi. Ci stiamo chiedendo il perché di un simile sfregio e non troviamo giustificazione alcuna che possa anche solo lontanamente permettere a delle maestranze “specializzate” di lavorare in queste condizioni». Ora l’associazione, che da anni si occupa di beni culturali locali, si chiede di chi sia la responsabilità: «Che cosa sta avvenendo nella Cappella di San Giuseppe? e chi pagherà se ci saranno dei danni?». Uno sdegno documentato dalle fotografie, pubblicate insieme ad un lungo articolo sui social network. «Desideriamo far vedere le nostre eccellenze culturali ma siamo incapaci di gestirle e di valorizzarle. La cosa più frustrante - conclude l’associazione - è che si allunga la lista di “assurdità” da offrire al turista occasionale che sceglie il giorno di pasquetta per visitare la nostra città, anzi sembra proprio che non riusciamo a evitare “figuracce” nei momenti festivi e di maggior afflusso».