Un nuovo centro storico è possibile e basterebbe poco per renderlo migliore agli occhi dei turisti, più fruibile e comodo per i residenti. Da un gruppo di commercianti della parte vecchia della città, ecco un vademecum consegnato al commissario prefettizio Erminia Ocello. Cartellonistica, isola pedonale, decoro urbano: piccoli suggerimenti che chi vive e lavora nel centro storico alto ha voluto presentare a chi governa.

Si parte dalle cose semplici. Molti turisti – fanno sapere i promotori dell’iniziativa Giancarlo Perrone, Chiara Pernarella e Francesco Canini, oltre al comitato centro storico alto – affermano di arrivare tra i vicoli e le bellezze archeologiche di Terracina alta quasi per caso. «Basterebbero segnali alle entrate di Terracina, sia da Appia e Flacca o su via Roma e piazza della Repubblica». Ma anche una volta arrivati nel centro storico, troppi monumenti sono privi di un cartello che spieghi al visitatore di cosa si tratti. «In questo modo non si valorizzano tanti beni cittadini che invece hanno dietro di sé una storia e possono essere un’attrattiva». Di fatto, i turisti vengono indirizzati perlopiù nell’area di piazza Municipio e del Capitolium. Quello della viabilità resta un caso sempre aperto. I commercianti chiedono che venga confermata l’isola pedonale dalle 20 all’una di notte: sarebbe già un buon punto di partenza. Magari apportando miglioramenti come l’istituzione di una Ztl ai soli residenti possessori del titolo rilasciato dagli uffici municipali. Commercianti e residenti ipotizzano la possibilità di destinare una navetta al centro storico nel periodo estivo, così come si è fatto lo scorso anno per il lungomare Circe. Il mezzo – sostengono i firmatari del documento – consentirebbe di accompagnare in modo continuo i turisti senza portare altre macchine in cerche di parcheggi che non ci sono.

La grande novità di quest’anno sarà poi il Palazzo della Bonificazione pontina che finalmente riaprirà al pubblico. «Il museo può offrire finalmente l’occasione di attirare un turismo di qualità non solo dal litorale pontino ma anche da Roma e Napoli. Attendiamo che alla riapertura dell’edificio storico corrisponda anche un attento calendario di eventi». Ultimo punto, il decoro urbano. «Vivendo quotidianamente il centro storico – si legge nel documento – ci sembra inconcepibile che lungo le due vie di accesso, via Salita Annunziata e Corso Anita Garibaldi, non ci sia la presenza di contenitori per la raccolta differenziata dei piccoli rifiuti. Spesso i turisti entrano nei negozi e nei ristoranti chiedendo di poter lasciare i loro rifiuti perché non hanno modo di gettarli». Questo quando va bene, perché c’è da immaginare che in tanti invece preferiscano la strada più breve e cioè quella di abbandonare la spazzatura a terra.Â