Mentre la campagna elettorale scivola via veloce senza i consueti rattoppi di buche e voragini in strada, il Comune blocca un maxi appalto da quasi 900 mila euro proprio quando sembrava tutto pronto per partire. Storia complicata e che si perde nei labirinti della burocrazia ma il risultato è chiaro: gli uffici municipali si sono visti costretti a revocare in autotutela l’appaltone e a ricominciare tutto da capo con nuove modalità.

La vicenda parte da lontano quando nel 2012 veniva approvato il progetto preliminare relativo ai lavori di rifacimento e alla manutenzione straordinaria delle strade urbane ed extraurbane. In parole povere, lavori per coprire le buche e intervenire in casi di manutenzione. Lo scorso ottobre è stato approvato il progetto esecutivo per un importo complessivo di 888 mila euro. Subito dopo, come previsto dall’iter, gli uffici hanno approvato la lettera di invito per l’aggiudicazione dei lavori. Ma a questo punto si intromette la Regione Lazio che a dicembre comunica un finanziamento di 400 mila euro al Comune di Terracina nell’ambito di un piano nazionale della sicurezza stradale con termine triennale 2015-2018.

Il Comune, vista la comunicazione della Regione, successiva alle pratiche già avviate, ha ritenuto che venissero meno i motivi di urgenza che invece erano sussistenti al momento della determinazione con cui si attivava una procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara. Ecco perché gli stessi uffici, valutando la necessità di azzerare tutto e ripartire da capo, hanno ritenuto opportuno revocare in autotutela la procedura di gara indetta precedentemente, essendo venuta a mancare l’urgenza della stessa. Allo stesso tempo si è proceduto alla contestuale indizione di una nuova procedura di gara aperta con il criterio del prezzo più basso. Il progetto nel complesso sarà coperto da un doppio canale finanziario: 400 mila euro di contributo regionale e i restanti 480 mila euro con somme messe a disposizione dal bilancio comunale.