"Da alcuni giorni sento forte l’uso e l’abuso del termine “terracinese” che accompagna la lunga campagna elettorale che stiamo vivendo da diversi mesi". Un abuso, secondo Corradini, candidato sindaco di una coalizione capeggiata da Forza Italia. "Mi sembra assurdo che qualcuno si erga a fare una lista, una spartizione, una netta separazione tra i buoni e i cattivi, tra i bianchi e i neri, tra chi è dentro e chi e fuori, tra chi è degno e chi no. Essere di Terracina non è un bollino che si acquisisce alla nascita, ma è un onore che si conquista ogni giorno impegnandosi per la propria comunità, costruendo un futuro per se e per gli altri, investendo sul territorio, creando imprese, facendo girare l’economia, aiutando chi ha più bisogno, prendendosi cura dei prodotti della nostra terra, del nostro mare, delle nostre spiagge. E’ accogliere i turisti che arrivano nella nostra splendida città con l’orgoglio di esserne parte, questo è essere terracinese".

Insomma, essere terracinesi vuol dire, secondo Corradini, fare del bene per la città. "Sventolare un puro dato anagrafico non serve, l’essere terracinese si dimostra ogni giorno alla luce di quanto si fa per la città ed è inutile quanto dannoso fare delle differenze. Bisognerebbe, piuttosto, fermarsi a ragionare e a fare una disamina su cosa e quanto si è fatto per Terracina quotidianamente ognuno nel proprio piccolo. La campagna elettorale durerà ancora poco più di un mese, spero che ci saranno temi diversi di cui discutere e su cui confrontarsi in modo costruttivo, piuttosto che continuare a parlare delle generalità anagrafiche".