Per il centro storico alto è unâaltra occasione perduta. A conti fatti, è sfumata lâoccasione di dotare la parte antica della città di unâarea parcheggio accogliente e con i dovuti servizi, proprio in uno dei suoi punti di ingresso, quello lato Porta Romana-Corso Anita Garibaldi.Â
Il Comune di Terracina ha dovuto prendere atto della decisione della Regione Lazio di revocare il finanziamento per la realizzazione del parcheggio di via dei Sanniti. Per motivi sicuramente non addebitabili alla Pisana, che pure in passato aveva concesso una seconda opportunità al Comune pur di portare avanti un piano integrato per la mobilità . Che nel tempo, però, ha subito ripensamenti, battute dâarresto, nuove progettazioni. Tutto questo per cosa? Per risolversi in una bolla di sapone. Il piano originario, si parla del 2010, prevedeva la realizzazione di una vasta area parcheggio in via Sanniti, nei pressi di Largo DâAnnunzio, per un importo complessivo di oltre 2 milioni di euro. La difficoltà di realizzare unâopera così importante, però, aveva portato il Comune a ridimensionare in modo consistente il progetto originario fino a scendere a un importo di circa 650 mila euro. In cantiere, comunque, unâopera di tutto rispetto con la realizzazione di 60 posti auto e 4 autobus, oltre a servizi, illuminazione e arredo urbano.Â
Poi burocrazia, dissesto finanziario e, forse, un impegno insufficiente nel portare avanti il piano, hanno fatto trascorrere il tempo. Negli ultimi mesi il Comune aveva pure tentato di rimettere in piedi la faccenda. A ottobre lâente aveva chiesto alla Regione unâulteriore proroga per i finanziamenti e nel frattempo era stata anche indetta la gara dâappalto con il relativo disciplinare dei lavori. Ma ormai, proprio mentre sembrava tutto fatto, la Regione lo scorso febbraio ha deciso di non accogliere lâistanza di unâulteriore proroga ai contributi. Revocato il finanziamento, ora il Comune ha determinato il blocco di tutte le pratiche per la gara. Non solo, gli uffici municipali dovranno anche disporre la rendicontazione delle spese sostenute per la progettazione preliminare e lâespletamento delle procedure di gara, al fine di trasmettere alla Regione lâidonea documentazione attestante lâutilizzo dei primi acconti già erogati e spesi, pari al 10% dellâimporto previsto. Insomma, tempo e soldi persi.Â