Colti in flagranza mentre rubavano materiale all'interno di una pensione del centro cittadino. Sono stati arrestati per furto aggravato e danneggiamento in concorso Domenico Procia, 37enne, e Luca D'Aloia, 21 anni, entrambi già noti alle forze dell'ordine. Il blitz è stato messo a segno dagli agenti di polizia del commissariato di Terracina guidati dal dirigente Bernardino Ponzo. 

I ladri sono stati colti in pieno giorno all'interno di una pensione temporaneamente chiusa alla clientela. I due ladri sono entrati all’interno della struttura ricettiva, attraverso la manomissione di serramenti e grate di protezione, con un obiettivo ben definito e che potrebbe essergli stato commissionato, quello di asportare tutto il materiale idraulico in particolare rubinetterie ed accessori.
Per rubare il materiale il più velocemente possibile, i due hanno distrutto la gran parte dei sanitari collocati nei bagni di ben venti camere da letto, “cannibalizzandoli” e rendendoli inservibili.

L’ingente danno patrimoniale arrecato ai proprietari della struttura ricettiva è stato ancor più rilevante se si tiene conto che parte dell’impianto idraulico è stato privato delle tubazioni in rame con conseguente danneggiamento di pavimentazione e muri della struttura.

I malviventi, che hanno riempito due borsoni di materiale, si muovevano con estrema disinvoltura certi di essere scambiati per manutentori della pensione, a questo punto della stagione, ormai in procinto di aprire al pubblico. Nelle borse sono state rinvenuti 80 pezzi di rubinetteria e materiale vario in rame. I poliziotti li hanno aspettati sul retro, dove si erano appostati dopo aver notato movimenti sospetti. 

La Polizia scientifica e gli agenti della squadra Anticrimine del Commissariato hanno consentito di ricondurre i fatti reato alla condotta antigiuridica dei due arrestati.

Questa stessa mattina i due sono stati giudicati al tribunale di Latina con rito di convalida. Il giudice Silvia Artuso per Procia e D'Aloia ha disposto per il primo la custodia cautelare in carcere, per il secondo gli arresti domiciliari con controllo a distanza tramite braccialetto elettronico. I legali difensori hanno chiesto i termini a difesa.  Il materiale recuperato dalla polizia è stato già riconsegnato ai proprietari della struttura ricettiva.