Gli Agenti del Commissariato di Terracina appartenenti allâUfficio Controllo del Territorio avvalendosi della collaborazione dei colleghi della Polizia scientifica hanno portato a termine unâattività dâindagine sui furti che hanno riguardato la struttura e gli impianti del Campo sportivo âStadio Mario Colavolpeâ di Terracina. Da tempo la struttura era stata oggetto di svariati furti che lâavevano resa inservibile. Le Squadre di calcio del Terracina hanno dovuto giocare lâintero campionato 2015-2016 ripiegando su altri campi sportivi della Città certamente non ottimali rispetto alle competizioni disputate e alle tifoserie. Gli stessi âSupportersâ nel mese di Gennaio avevano ben rappresentato, anche tramite organi di stampa e social network, lo stato in cui versava lâimpianto. Ignoti ladri infatti avevano fatto razzia di materiale metallico giungendo anche a segare le sbarre dei cancelli dâaccesso. Si segnalavano inoltre lâingente furto di rame che aveva riguardato lâimpianto elettrico con conseguente danneggiamento ed inutilizzabilità dello stesso.
Raccogliendo queste segnalazioni gli Agenti del Commissariato di Terracina avviavano unâattività investigativa improntata con metodi tradizionali, quali appostamenti ed osservazioni, nonché avvalendosi del determinante contributo informativo derivante dalla collaborazione di alcuni cittadini da tempo rammaricati per lâincessante saccheggiamento del bene pubblico. Gli elementi raccolti convergevano in modo concorde su un terracinese con precedenti incarichi presso la struttura sportiva per i quali la sua presenza in quei luoghi non aveva destato particolari sospetti. Lo stesso però, proprio lo scorso gennaio, veniva immortalato in un filmato video mentre procedeva al furto di 5 matasse di materiale elettrico in rame che caricava sulla propria autovettura. Ulteriori accertamenti consentivano la ricostruzione del furto appurando che preliminarmente vi era stata la manomissione di una cassetta di derivazione elettrica e subito dopo la tranciatura dei cavi con il conseguente sfilamento dalla loro sede. Ad esito dellâattività dâindagine, il responsabile dei gravi fatti è stato deferito in stato di libertà allâAutorità Giudiziaria dovendo rispondere dei reati di furto aggravato, per aver usato violenza su cose destinate al servizio pubblico, e per il reato di danneggiamento aggravato a seguito del quale la struttura pubblica è risultata inservibile.