Luci e ombre per la prima Notte bianca organizzata nel centro storico alto di Terracina lo scorso 10 agosto. La manifestazione, voluta dai privati col patrocinio dell’amministrazione comunale, ha attirato un numero elevatissimo di cittadini nella città antica, dando una boccata d’ossigeno alle attività commerciali, ma al contempo ha lasciato più di qualche perplessità in chi, da anni, prova a marcare con un segno di qualità il borgo antico.
Numeri più che positivi per il nuovo museo della città, tenuto aperto alla cittadinanza anche la sera con le visite guidate gratuite gestite dall’associazione Artes. Oltre mille i visitatori, gestiti a gruppi di 20 ma che poi sono cresciuti a dismisura. Successo anche per il «silent party», che ha visto una miriade di giovani frequentare per il secondo giorno di seguito la città antica. La sera prima, infatti, un alto gradimento è stato espresso dalla cittadinanza per la manifestazione «4 note in punta di matita», organizzata da ragazzi giovanissimi con soli 600 euro di contributo comunale. Così, dopo i fumetti, la musica acustica e i trampolieri, mercoledì è stata la volta di una discoteca all’aperto, in cui però ognuno è stato dotato di cuffie sintonizzate sul dj che preferiva. Musica, ma in silenzio. Eppure, se il tentativo di portare persone e giovani nel centro storico alto può considerarsi una nuova sfida da accogliere con entusiasmo, non sono mancate le note dolenti, dovute probabilmente ad un evento organizzato in pochi giorni e senza direttive precise da parte dell’amministrazione comunale, che pure ha patrocinato l’evento. 

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