Per l’uscita dal dissesto bisogna attendere la relazione consuntiva dell’organo straordinario di liquidazione, nel frattempo si studia per abbassare le tasse. Così il sindaco Nicola Procaccini risponde a coloro che si interrogano sul motivo per il quale il 19 settembre non c’è stata la ventilata celebrazione dell’uscita dal default. La data, trascorsa da qualche giorno, non è sfuggita, diversi sono stati gli interventi anche sui social network. Dall’ex consigliere Vittorio Marzullo che ha parlato di «un’amara constatazione», additando il sindaco per la mancata promessa, al consigliere d’opposizione Davide Di Leo che ha rivendicato il suo averlo detto in tempi non sospetti, mentre l’ex consigliere Vincenzo Coccia suggerisce alla minoranza di porre la domanda al sindaco con un’apposita interrogazione consiliare.

Una discussione a cui Nicola Procaccini non ha voluto far mancare la sua posizione, per certi versi rivelatoria: «Come spiegato in Consiglio - si legge nel suo intervento - la relazione consuntiva spetta alla Osl, ma gli effetti negativi del dissesto scadono dopo 5 anni. Purtroppo non dalla data di proclamazione, ma da quella dell'anno solare in cui è stato dichiarato il dissesto. Pazienza, invece del 19 settembre sarà quindi il 31 dicembre. Vuol dire che da qui alla fine dell'anno approveremo l'abbassamento di tutte le tasse locali possibili, in maniera che dal 1 gennaio sia operativo. Speriamo che questa sferzata all'economia cittadina possa essere anche utile alla ripresa dell'occupazione».

Un impegno, quello del primo cittadino, che non era ancora mai stato ufficializzato e che invece è spuntato sul web. Procaccini appare sicuro del fatto suo. E tutto fa pensare che sia già allo studio degli uffici un abbassamento dei tributi locali che, come è noto, sono elevati al massimo consentito da quando, il 19 settembre del 2011, si è dichiarato il dissesto finanziario. «Ai posteri - ha concluso Procaccini - l’ardua sentenza».