Per combattere contro la piaga degli incendi boschivi serve una ferma volontà politica. Quella che, evidentemente, fin qui è mancata. Nelle mani del Comune ci sono strumenti idonei a prevenire il fenomeno e fronteggiarlo. A sollevare la polemica è il meetup Terracina 5 Stelle. «Il Comune è il grande assente nella risoluzione di questo gravissimo problema» attaccano i grillini in una nota. «Esiste un documento operativo per le attività antincendio boschivo dell’Agenzia regionale di protezione civile che traccia le linee operative per contrastare la piaga dei roghi dolosi estivi». In ambito regionale sono stati introdotti decreti e piani ma spetta al Comune darsi da fare. E invece? Alcune domande sorgono spontanee e il meetup le mette in fila. «L’amministrazione comunale è dotato di un ufficio di protezione civile che si occupi del problema? Ha provveduto ad attività di prevenzione e vigilanza attiva?». Chissà se qualcuno risponderà, ma le domande sono già poste in modo da aspettarsi responsi negativi. E ancora, i Comuni devono provvedere al censimento, attraverso un apposito catasto, dei soprassuoli percorsi dal fuoco inoltrando in modo dettagliato un report alla direzione regionale ambiente. È stato fatto? All’amministrazione del sindaco Nicola Proccacini si chiede anche se l’ente abbia provveduto a istituire un coordinamento tra soggetti pubblici e privati, come previsto dal documento della Regione per le attività antincendio boschivo.