Oggi sono strascorsi 1909 anni dal martirio di san Cesareo, patrono di Terracina, il diacono che, secondo le fonti pervenute fino a noi, dall’Africa settentrionale approdò sulle coste terracinesi dopo il naufragio dell’imbarcazione. Cesario, appena 20enne, era diretto a Roma, deciso a diffondere il Vangelo in un territorio, quello dominato dall'impero romano, in cui il Cristianesimo era ancora una fede punita con la morte. Era il 107 d.C. Come è noto, Cesario decise di restare a Terracina dopo aver visto il grosso divario tra ricchi e poveri in città. Trovò la morte nel tentativo di difendere un giovane, Luciano, dal sacrificio agli dei e per la sua attività di evangelizzazione. Fu gettato da Pisco Montano chiuso in un sacco, in mare.

Oggi cominciano i riti religiosi, venerdì dopo la messa e i vespri delle 17, alle 20.30 ci sarà la veglia cittadina di preghiera dei giovani e la testimonianzad i Nando Bonini, ex chitarrista di Vasco Rossi. Sabato la processione dopo la messa celebrata dal vescovo Mariano Crociata e tutti i sacerdoti di Terracina, mentre domenica in piazza Municipio ci sarà il tradizionale mercatino con animazione, castagne e vino novello.