Spunta un nuovo inghippo sullâaffidamento della custodia e della guardiania del museo ai volontari della protezione civile. Su un quesito dellâassociazione nazionale finanzieri rivolto alla Regione per capire se le associazioni di protezione civile possono firmare convenzioni per sorvegliare musei, lâAgenzia regionale ha risposto semplicemente di no. Lâattività non è prevista dal regolamento regionale.
Il responsabile del settore scrive a chiare lettere che «i volontari della protezione civile devono svolgere attività di protezione civile». E, legge alla mano (la numero 2 del 2014), aggiunge che tra le attività previste dallâapposito paragrafo «non è contemplata lâattività di sorveglianza e vigilanza allâinterno dei musei». Più chiaro di così.
La questione potrebbe diventare spinosa. A decidere lâaffidamento temporaneo ai volontari delle diverse associazioni di protezione civile era stato il commissario straordinario Erminia Ocello, che aveva coinvolto Anc, Anfi e anche gli studenti delle scuole per un progetto di alternanza scuola-lavoro. Il primo schema di convenzione viene approvato il 15 giugno del 2016 con una delibera commissariale, mentre con un altro atto amministrativo del 5 maggio si impegnano 8 mila euro a titolo di rimborso spese proprio per le associazioni. Il dipartimento Attività produttive a luglio scorso liquida un anticipo di 3 mila euro allâAnc, per le spese sostenute nei mesi di maggio (mese di inaugurazione) e giugno. Ed è questo lâultimo atto disponibile sullâalbo pretorio.
LâAnfi nei mesi scorsi ha però contestato, scrivendo al dipartimento Cultura, un trattamento discriminatorio poiché il loro unico volontario, sebbene avesse fatto 39 turni, non è stato mai pagato. Gli uffici hanno chiesto allâAnfi la documentazione a comprova dei requisiti dellâassociazione, ma solo dopo lâutilizzo del volontario e solo dopo aver sottoscritto una convenzione esclusivamente con lâAnc. La cosa che non è andata giù e ora lâAnfi, dopo la nota della Regione, chiede al Comune di revocare la convenzione sottoscritta con lâAnc poiché, scrivono, trattasi di «atti illegittimi». Stando alla nota inviata dalla Regione, infatti, i volontari di protezione civile dovrebbero occuparsi di altro, non di musei.