Animali trovati al bordo della strada, anche in gruppo, con la schiuma alla bocca accanto cibo avvelenato, oppure morti investiti, e tutti o quasi di colonie feline autorizzate.

Preoccupa l’escalation di denunce e ritrovamenti di gatti morti a Terracina. A segnalarlo è l’Enpa, l’ente nazionale protezione animali, che solo nell’ultimo mese ha raccolto una raffica di denunce e segnalazioni soprattutto di felini trovati uccisi nei pressi delle colonie feline regolarmente autorizzate dalla Asl. Numeri preoccupanti, se è vero, come scrive l’ente, che «negli ultimi mesi si stima l’uccisione per avvelenamento o per investimento volontario da parte di motocicli ed autoveicoli di oltre 70 gatti appartenenti a diverse colonie di diverse zone cittadine».

Le zone in cui si tutelano colonie di gatti sono il porto, il cimitero, le ultime traverse di viale Circe e il centro storico alto, in piazza Santa Domitilla. La violenza contro gli animali è punibile penalmente, ricorda l’Enpa: «con sanzioni economiche sino all’arresto e reclusione», previste da una legge nazionale (la 281/91), una legge regionale (34/97), e pure in base al codice penale. La prima mossa è quella dell’informazione: indispensabile parlare con i residenti delle zone “colpite”, da dove peraltro sono arrivate le segnalazioni. Lì, spiega l’ente nazionale, che ha una sezione a Terracina, «sono stati visti da testimoni motocicli ed autovetture investire volutamente ad alta velocità sia di giorno che nelle ore serali i gatti, mettendo a rischio anche l’incolumità dei passanti». Ma non è tutto. L’ente vuole rivedere anche la gestione delle colonie feline, affidate alle cosiddette “gattare”, siano esse riconosciute e non. Il commissario Fabio Malizia si dice convinto che «una delle cause delle inaccettabili uccisioni risieda proprio nelle modalità di gestione delle colonie cittadine», le quali, se non accorte, producono nascite incontrollate, mancate sterilizzazioni, un nutrimento sbagliato che, oltre a danneggiare gli animali, causa degrado urbano e, dunque, malcontento tra i cittadini residenti.

Non è la prima volta che si pone il problema. La recrudescenza degli atti di violenza sugli animali degli ultimi mesi, però, spinge gli addetti ai lavori a prendere provvedimenti, naturalmente in accordo con l’Asl. L’invito ai cittadini è quello di denunciare e segnalare ogni comportamento considerato sospetto, mentre alle forze dell’ordine viene lanciato un appello a vigilare le zone indicate.