Per lâallora sindaco Stefano Nardi doveva essere lo specialista in grado di risollevare le sorti finanziarie del Comune. Tra le proposte dellâepoca, quella di trasformare i palazzi storici in alberghi o edifici di lusso. Oggi il consulente finanziario originario di Firenze, tale dottor Piero Nucci, torna alla carica con la richiesta, a mezzo avvocato, del pagamento di quella consulenza, affidata il 29 aprile del 2009 fino alla fine del mandato, per la modesta cifra di 9.600 euro lâanno âall inclusiveâ. Ma quella consulenza, oggi, è considerata illegittima.
Lâarrivo del dottor Nucci non passò inosservato. Si vedeva poco ma se ne parlava molto. Una sorta di assessore ombra al Bilancio, scelto direttamente dal sindaco senza passare per una selezione pubblica e conferito con due decreti sindacali, in aprile e in agosto. I patti stretti col primo cittadino erano che, a fronte di pagamenti quadrimestrali da 3.200 euro, Nucci dovesse consegnare relazioni ogni quattro mesi sullo stato delle finanze, e fare proposte: in tutto 19.200 euro.
Peccato che a comprovare quellâattività , oggi resta solo lâattestazione dellâex sindaco, il quale confermava lâespletamento dellâincarico. E i documenti? Lâavvocato Barbara Scaramazza, per conto del Nucci, non ha dubbi: «La mancata produzione di relazioni non comproverebbe che il creditore non abbia svolto la attività di consulenza», scrive alla Osl. «Lâattività del dottor Nucci - aggiunge - è riservata e soggetta a segreto professionale». Addirittura.
LâOsl, confortata da una sentenza della Corte dei Conti, in risposta ha ricordato però al legale che «nellâambito della pubblica amministrazione la liquidazione può avvenire solo previo riscontro fattuale e documentale dellâavvenuto regolare adempimento». Carta canta, non câè accordo verbale che tenga. Ed è solo una delle ragioni del rigetto. Lâincarico, infatti, appare conferito «in violazione» del regio decreto del 1923 che richiede la forma scritta del contratto, «in palese violazione» del disciplinare comunale sul conferimento degli incarichi, in mancanza di una procedura pubblica. Non basta? LâOsl aggiunge che «non è stato dimostrato, in sede di affidamento, che lâamministrazione abbia accertato lâimpossibilità oggettiva di utilizzare risorse umane disponibili al suo interno». Si è trattato, insomma, di «un generico incarico di consulenza senza specificare lâoggetto della consulenza», mai pubblicato nellâalbo pretorio e dunque impossibile da pagare: una eventuale liquidazione, dice lâOsl, «costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale». Dal Comune, insomma, niente soldi. Chi pagherà , allora, il dottor Nucci?