Non si è fatta attendere ed è carica di ragioni la replica del consigliere comunale Stefano Alla, presidente della commissione Sport, alle critiche rivolte dal Pd alle linee guida per lâassegnazione delle ore per lâuso del PalaCarucci. «Ho partecipato alla stesura di questo testo incriminato», scrive, «sono un ex atleta, un ex allenatore ed oggi il papà di un atleta che fa basket, Ho avuto lâopportunità di giocare a pallavolo nelle serie maggiori, di allenare e vincere titoli giovanili». Non un novellino in materia, il consigliere, che per prima cosa spiega il perché si sono distinte le regole per il palazzetto da quello per le palestre scolastiche: «Attendere per fare una valutazione complessiva della situazione avrebbe significato riaprire il palazzetto assegnando le ore con le precedenti modalità dove le società litigavano fra di loro» dice, difendendo il regolamento: «Tutte le società alla fine hanno avuto più o meno quanto richiesto», prosegue, ma «lâinteresse dellâamministrazione è che le società abbiano maggiore attenzione sui ragazzi e ragazze terracinesi».
Bello, insomma, avere squadre che militano in serie superiori, ma spesso la dinamica ha portato a tenere «in scarsa considerazione i settori giovanili». Ecco perché si è deciso di dare maggior punteggio alle società che hanno un alto numero di atleti. Quanto al criterio della competenza dellâallenatore, criticato dal Pd: «Una famiglia fa dei sacrifici per pagare la retta mensile», scrive Alla, «ha il diritto di sapere se il figlio/figlia viene allenato da una persona preparata».
Il consigliere rifiuta lâidea che «il settore giovanile deve essere sempre visto come un salvadanaio dal quale attingere per finanziare le squadre maggiori», guarda a tecnici preparati sempre, alle doti di insegnamento perché «insegnare è più difficile che imparare». Alla apre anche a modifiche, «senza però creare tutto questa confusione attorno ad un testo», specifica, respingendo al contempo le lamentele della Volley Terracina per la quale «è stato avuto un occhio di riguardo visto che uno dei punti del regolamento non era stato ottemperato. Il Consigliere Di Tommaso non era forse presente - conclude - non ricordo si sia profuso in proteste o richieste di chiarimento durante la discussione»