Il Comune sta facendo la sua parte, ora tocca anche a chi ha immobili e strutture ricettive: «Non affittate». Questo l'appello di ieri del sindaco Nicola Procaccini alle agenzie immobiliari, agli albergatori e a tutti coloro che posseggono case e strutture idonee ad accogliere migranti. Obiettivo del primo cittadino nell’incontro in Consiglio comunale ha riguardato i presunti rischi “turistici”. «Fino a quando non ci approvano lo Sprar siamo alla mercè dei privati», ha dichiarato Procaccini. «Il prefetto potrà assegnare quote di migranti alla città se ci sono immobili privati disponibili». Una iattura, secondo il primo cittadino, che farebbe solo il business dei privati compromettendo la vocazione turistica. Fare dunque come Gaeta, il consiglio, poiché «è l'unica in provincia a non avere ancora migranti perché non si mettono a disposizione immobili». Il sindaco è rimasto scottato dal recente trasferimento del centro di accoglienza da San Vito in un B&B che ha dato disponibilità tra via Appia e via Posterula, in pieno centro. «Qui si misura la capacità di una città di avere lungimiranza» ha aggiunto Procaccini, che annuncia controlli alle strutture sia da parte degli uffici comunali che delle forze dell’ordine.

L'articolo completo in edicola su Latina Oggi (4 febbraio 2017)