Anche i dati raccolti sul litorale di Terracina sono finiti nel dossier presentato da Legambiente al parlamento europeo a Bruxelles il primo febbraio scorso. Si tratta degli esiti delle analisi svolte su acque, spiagge e fondali nelle diverse campagna lanciate dallâassociazione ambientalista e che nei mesi scorsi hanno toccato anche il territorio pontino. âPurtroppo, la cattiva gestione dei rifiuti a monte resta la principale causa del fenomeno e la plastica costituisce il 97% dei rifiuti galleggianti in mare. Al tempo stesso i nostri dati evidenziano come buona parte dei rifiuti che troviamo negli ambienti costieri e marini siano formati nella maggior parte dalla plastica, scomposta in micro-particelle e per questo ancora più dannosa, mentre potrebbero essere riciclatiââ afferma Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente che ha partecipato ai lavori.
âGrazie a Legambiente, Terracina è in prima fila per diventare un centro di osservazione e di sperimentazione importante a livello nazionale ed europeo per lâattuazione della Direttiva Marine Strategy e per il monitoraggio, la prevenzione e la riduzione dei rifiuti marini. Il nostro Circolo, dopo la partecipazione attiva alle campagne Goletta Verde 2016, Beach Litter 2016, Spiagge e Fondali Puliti 2016,  e Marine Litter Watch Month 2016 e lâapprezzamento avuto sia a livello europeo, con la scelta da parte della Agenzia Europea per lâAmbiente della nostra Città come sito di campionamento e classificazione dei rifiuti marini e spiaggiati, che a livello nazionale, con le nostre proposte sul monitoraggio dei rifiuti sui fondali dei SIC marini di Terracina accolte ed estese dalla Regione Lazio a tutti i SIC del Lazio,  rilancia il ruolo centrale che Terracina può e deve avere come sito per la sperimentazione delle politiche di prevenzione e monitoraggio dei rifiuti marini e su spiaggia e per lâattuazione completa della Direttiva Marine Strategy, lâimportante direttiva comunitaria che, basandosi su un approccio integrato, si propone di diventare il pilastro ambientale della futura politica marittima dellâUnione Europea ponendo agli Stati membri lâobiettivo di raggiungere entro il 2020 il buono stato ambientale (GES, âGood Environmental Statusâ) per le proprie acque marine, un obiettivo importante non solo dal punto di vista ambientale ma anche per lo sviluppo turistico sostenibile della nostra Città â dichiara Gabriele Subiaco, Vicepresidente e responsabile Scientifico del Circolo.