"Un'alleanza con Forza Italia sarebbe un incubo", dice il candidato sindaco di Fratelli d'Italia Procaccini. "Non ci sono le condizioni per riunire il centrodestra", sostiene il coordinatore cittadino di Forza Italia Gianluca Corradini. 

L'effetto Bologna, a Terracina, non si fa sentire. La riunione del centrodestra in un patto a tre con FI, FdI e Lega di Salvini, sancito dai rispettivi leader nazionali Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e, appunto, Matteo Salvini, non avrà effetti sulla politica locale. Almeno per adesso. Sia Procaccini che Corradini (lanciato verso una candidatura a primo cittadino per Forza Italia) sono perentori: nessun accordo è possibile in questo momento. Bruciano ancora le divisioni sulla sfiducia lo scorso maggio quando il partito azzurro fece cadere Procaccini. Accusato, a sua volta, di aver messo in minoranza il partito di Berlusconi. 

Due candidati, rivali e decisi a farsi battaglia all'ultimo voto. Almeno per adesso. Dando al Partito Democratico la possibilità di spuntarla contro un centrodestra che a Terracina ha governato per quasi 15 anni ininterrottamente e che prova ad approfittare della separazione in casa della destra.