Bisogna vendere per forza. Le condizioni economiche del Comune non ammettono altre soluzioni. "L’amministrazione – ha affermato il Commissario Ocello – ha assunto impegni economici precisi che bisogna onorare, e questi passano anche e soprattutto con l’inevitabile vendita di una parte del suo patrimonio”. Con queste parole si spiega la necessità di accelerare sulla cessione dei beni patrimoniali del Comune di Terracina, tra cui l'ex mercato Arene che quindi non potrà essere adibito a casa della cultura. 

L'amministrazione ha concluso la pratica della convenzione col Consiglio nazionale del notariato. Un documento che pone il Comune di Terracina nella condizione di procedere alla dismissione di una parte del suo patrimonio immobiliare attraverso lo svolgimento di aste e/o vendite del Consiglio Nazionale del Notariato, secondo la normativa in vigore, prevedendo che le spese di istruttoria e di preparazione degli atti siano a carico della parte acquirente, garantendo, in tal modo, maggiore evidenza all’iter dismissivo dell’Ente.
"Abbiamo voluto questa convenzione – afferma il Commissario Ocello – perché è intenzione del Comune avviare l’operazione di dismissione del patrimonio disponibile, sia relativamente ad unità immobiliari ad uso residenziale sia ad uso diverso dal residenziale, oltre alla cessione di quote e titoli di società partecipate detenute dall’Ente, conferendo l’incarico di espletamento delle aste e dei relativi atti di compravendita ai Notai italiani, secondo le modalità previste dall’accordo".