Era in acqua, si dibatteva, cercava di prendere il volo ma puntualmente tornava ad immergersi in mare. Gabbiano fortunato quello che giovedì mattina è stato trovato da un cittadino durante una passeggiata in spiaggia. Il volatile sarebbe sicuramente annegato, con un amo da pesca infilzato vicino il becco, ancora con un filo di nylon e un peso, probabilmente un piombo, che gli impediva il “decollo”.

Un cittadino, Mariano Antonelli, non ci ha pensato due volte, si è tolto le scarpe ed è entrato in acqua lasciando per un attimo perplesso il proprio cane, che di solito vede avvenire il contrario: è il padrone che resta a riva. Ma quella è stata la parte più facile. Quella difficile è stata trovare i soccorsi.

Dopo le chiamate alla Forestale e ai vigili urbani, andate a vuoto, Antonelli ha chiamato il cognato Angelo Del Duca, e con lui hanno portato il gabbiano dentro una scatola da un veterinario. Il dottor Tommaso Gravallese, e lo ha sedato e ha effettuato un piccolo intervento togliendo l’amo senza farsi pagare. Nel pomeriggio il gabbiano è stato liberato alla spiaggetta. È voltato via vivo e vegeto. Bisognerebbe dirlo a quel pescatore poco istruito al rispetto dell'ambiente: ha vinto la civiltà.