Giornata difficile, quella di ieri, per il personale di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Velletri. Un paio di episodi, infatti, hanno caratterizzato il lavoro di agenti e assistenti capo, con uno di questi che ha visto proprio un poliziotto ricorrere alle cure mediche.

Un giovane detenuto che doveva essere accompagnato in infermeria, infatti, ha aggredito un assistente capo della Penitenziaria prossimo alla pensione, scagliandosi contro di lui e colpendolo con calci e pugni, terminando con lo sbattergli il cancello in faccia. Per questo motivo, il poliziotto è stato dapprima portato in ospedale a Velletri e da qui, viste le tumefazioni riportate al volto e all’occhio sinistro, trasferito nel nosocomio San Camillo di Roma. In carcere, intanto, il detenuto avrebbe continuato a minacciare il personale di polizia e quello sanitario: soltanto la pazienza e la dovizia di tutti gli intervenuti è stato riportato alla calma.


Al contempo, un altro detenuto ha tentato un gesto di autolesionismo, ingerendo detersivo e un paio di lamette.

«Il carcere è stato messo a dura prova - ha commentato il segretario provinciale Ugl Polizia Penitenziaria, Ciro Borrelli - Servono almeno 40 agenti rispetto all'organico presente».

Queste, invece, le parole del segretario regionale Ugl Polizia Penitenziaria, Carmine Olanda: «Le istituzioni devono intervenire immediatamente sulla carenza di personale in tutti gli istituti penitenziari del territorio nazionale».

Anche dalla Fns Cisl del Lazio hanno commentato l'accaduto: «Il carcere di Velletri - ha spiegato il segretario gGenerale aggiunto Massimo Costantino - attualmente risulta sovraffollato con più 139 detenuti rispetto ai 411 previsti. Sono infatti presenti 550 reclusi. Nota è la carenza di personale di polizia penitenziaria, anche se il Dap in questi mesi ha inviato delle unità in distacco al fine di dare supporto per espletare al meglio il proprio compito».