Corsi gratuiti di lingua italiana per favorire l'integrazione dei profughi ucraini che hanno trovato rifugio a Latina accolti da famiglie che si sono messe a disposizione di donne e bambini fuggiti dalla guerra. L'organizzazione dei corsi porta la firma della Spi-Cigl, il sindacato del capoluogo che riunisce tutti i pensionati, e più in generale le persone anziane aderenti alla Cgil.
Ieri nella sede di via Eroi del Lavoro si è svolto il primo incontro per programmare giorni e orari delle lezioni, cercando di andare incontro alle esigenze dei profughi stessi. «Non ci aspettavamo questa massiccia affluenza - ha sottolineato Pierino Ricci, ex segretario Cgil, e principale ideatore dell'iniziativa - Anche perché non è stata realizzata alcuna campagna pubblicitaria, ma la notizia abbiamo cercato di diffonderla tramite il passaparola. Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo».
A condurre le lezioni saranno Letizia Lombardi e Patrizia Randic, docenti in pensione che hanno insegnato rispettivamente italiano nella scuola elementare di Borgo Faiti e Scienze umane al liceo Manzoni; nel ruolo di mediatore sarà prezioso il compito svolto dalla signora Maria, ucraina che si è trasferita a Latina dodici anni fa.
Donne, ragazzi e bambini, una trentina in totale, ieri si sono presentati in via Eroi del Lavoro con la voglia di imparare l'italiano. Il primo vero e proprio giorno di lezione ci sarà giovedì, in mattinata: i presenti verranno distinti in gruppi. «Stiamo cercando di favorire l'inserimento dei bimbi nelle scuole elementari, ma sia loro sia le mamme preferiscono attendere perché sperano di tornarsene al più presto in patria - ha aggiunto Pierino Ricci - Insomma sperano che la guerra finisca per poter riabbracciare il proprio Paese».