Il golfo è una cartolina. Dipinta con gli acquarelli dei pittori di lungarno. La giornata, un giovedì di metà giugno, aiuta. Ventilata quanto basta, ma senza una nuvola in cielo. Arriviamo al civico 175 di via Appia lato Napoli a Formia e, in men che non si dica, ci tuffiamo nel "Paradiso" dello sport, lì dove, da sempre, i sogni diventano realtà. Il Centro di Preparazione Olimpica "Bruno Zauli" di Formia, non siamo noi a dirlo, è quanto di meglio ci possa essere in Italia e al mondo. E lui, Davide Tizzano, direttore dal 5 gennaio del 2014, uomo di poche parole e molti fatti, al di là delle medaglie pesanti olimpiche che porta al collo. Non sta mai fermo, anche quando esce dal Centro per chiacchierare un po' con noi. Vuole, da sempre, che tutto sia a posto, perché... «questa, per gli atleti del Team Italia, deve essere una casa accogliente, dove allenarsi e, prima di tutto, vivere piacevolmente. Apriamo le porte alla qualità, al futuro ce cresce, ma chi vuole andar via è libero di farlo: la porta è quella, amici come prima».


Direttore, sembra di vivere in un sogno guardando allo "Zauli".
«Questo è lo sport italiano, che va avanti contro tutto e tutti, che non si è mai fermato, nemmeno di fronte a questa emergenza Covid-19"».
Sempre sul pezzo, come si suol dire.
«Anche durante la quarantena. Sapevamo che prima o poi saremo ripartiti e non ci siamo fatti trovare impreparati. Non ho mandato a casa nessuno, abbiamo lavorato, sanificato, messo questo Centro di Preparazione Olimpica nelle condizioni di poter ripartire come e meglio di prima. Abbiamo rispettato le regole, ci siamo attenuti ai fatti, lavorando con amore e professionalità come abbiamo sempre fatto. Questa è la casa dello sport e noi abbiamo il dovere di renderla più vivibile possibile».
La Nazionale di Pesi ha fatto di questo Centro il proprio quartier generale. Ora ci sono anche Tennistavolo e Beach Volley, oltre all'atletica leggera con ragazzi e ragazze degli ostacoli. In arrivo le ragazze del tennis, la nazionale di sci alpino e snowboard e quella di scherma.
«Stiamo pian piano tornando a regime. Siamo felici quando il Centro è popolato. Felici di condividere con ragazzi e ragazze questo graduale ritorno alla normalità. Sapevamo che prima o poi avremmo rivisto un po' di luce in fondo al tunnel. Oggi, abbiamo la certezza di tutto questo».


Davide Tizzano, un direttore a 360 gradi.
«Amo questo lavoro, ma sono felice soltanto se gli altri lo sono. Qui a Formia, gli atleti devono, prima di tutto, sentirsi a casa e quando vanno via, essere tristi perché abbandonano, soltanto momentaneamente, un posto a loro molto caro, dove la fatica degli allenamenti non si fa sentire, perché quello che li circonda è uno stimolo quotidiano a migliorarsi».
E il bianco?
«Un colore che amo. Sarò anche maniacale da questo punto di vista, ma ci tengo che sulle mura interne ed esterne del Centro non ci sia nessun tipo di macchia. Vogliamo il meglio per i nostri atleti, ma dobbiamo essere prima di tutti noi a volerlo, a dare il buon esempio. Ecco perché è bello vedere ogni tanto in giro la persona incaricata con secchio di vernice e pennello, pronto ad intervenire lì dove è necessario farlo».


Come si può migliorare tutto questo?
«Con progetti che sono già in cantiere e che troveranno, nell'immediato, risposte concrete».
Di cosa parliamo?
«Di una piscina olimpica con chiusura invernale e apertura estiva, di un palazzetto polifunzionale, di un ampliamento delle camere per ospitare gli atleti».
Progetti importanti.
«Lo sport è vita e dopo l'isolamento forzato di questi ultimi mesi, c'è necessità di aria nuova, che passa anche attraverso nuovi stimoli. Fare sport, significa prima di tutto socializzare, conoscere, capire, confrontarsi nel rispetto dell'altra persona e dei ruoli. Noi al 'Bruno Zauli' offriamo tutto questo, lontano da abitudini quotidiane che purtroppo fanno male e non ci appartengono».