Ventotto giorni al via: praticamente nulla. Le Olimpiadi di Tokio sono dietro l'angolo e ieri mattina, nei giardini del Quirinale, con la consegna del tricolore ai portabandiera da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è consumato il primo passo verso questi Giochi, slittati di un anno per la pandemia.
A Roma, ieri mattina, era presente anche una delegazione della Nazionale olimpica di canottaggio che sarà presente in terra nipponica con nove barche piene zeppe di atleti dei Gruppi sportivi militari di stanza a Sabaudia e che proprio nella "Città delle Dune", in questi giorni, sta rifinendo la preparazione in vista dell'evento più importante.
Nei prossimi giorni il Direttore Tecnico azzurro, Franco Cattaneo, ufficializzerà i nomi degli atleti che saliranno su queste nove barche che ai Mondiali del 2019 hanno strappato la "Carta Olimpica", nel tentativo di portarle in finale e, perché no, anche a medaglia.
Alla recente terza prova di Coppa del Mondo che si è svolta a Sabaudia, il presidente Abbagnale ha fatto capire a chiare note che sarebbe un sogno qualificarle tutte e nove per le finali olimpiche e che migliorare il bottino di Rio de Janeiro è qualcosa di più che un semplice desiderio per questa Nazionale olimpica.
Sabaudia con i suoi Gruppi sportivi militari "regala" a questa Nazionale olimpica tantissimi atleti e atlete di assoluto valore. Il III Nucleo Atleti Fiamme Gialle sarà rappresentato, oltre che dai pontini Matteo Lodo e Simone Venier, entrambi di Terracina, anche da Luca Chiumento, Giacomo Gentili, Clara Guerra, Alessandra Montesano, Andrea Panizza, Luca Rambaldi, Valentina Rodini e Giuseppe Vicino. La Marina Militare da Giovani Abagnale e Vincenzo Abbagnale, le Fiamme Oro da Matteo Castaldo, Federica Cesarini, Marco Di Costanzo, Pietro Willy Ruta e Kiri Tontodonati. I Carabinieri, infine, da Stefano Oppo, Aisha Rocek e Stefania Gobbi.
Venti atleti per i quali la Sabaudia remiera farà un tifo sfrenato con l'augurio di riabbracciarli, al loro ritorno, carichi di medaglie.