«E' bella, è bellissima la barca azzurra, un vero spettacolo remiero. Eccoli gli azzurri, questi quattro cavalieri delle acque, che meravigliosamente stanno stendendo la barca in acqua. Alè, alè Italia, che c'è luce...».
Ciao Giampiero Galeazzi e grazie per quello che ci hai lasciato in dote. Come quella memorabile telecronaca datata Sydney 2000, quando accompagnasti con la tua voce il 24enne Alessio Sartori da via Lungo Sisto alla conquista della medaglia d'oro olimpica con il quattro di coppia più forte della storia. Con Simone Raineri, Rossano Galtarossa e Agostino Abbagnale, l'ultimo della dinastia di una famiglia che hai reso celebre con la tua voce.
In quel teatro gialloverde, all'interno della caserma "Spridigliozzi" di Sabaudia, di un III Nucleo Atleti Fiamme Gialle che, più di tutti, piange la tua scomparsa, quell'impresa è scritta a carattere cubitali. Con sotto la tua firma: Giampiero Galeazzi.
Amavi Sabaudia e le dune, così come San Felice Circeo. Amavi l'acqua e il mondo del remo che hai contribuito a rendere vincente con le tue telecronache. Amavi lo sport, il canottaggio in particolare, perché sapevi di cosa parlavi e, soprattutto, come descriverlo.
Dai fratelli Abbagnale, ad Agostino, il più piccolo e vincente con le sue tre medaglie d'oro al collo. Da quel quattro di coppia ad Antonio Rossi e Beniamino Bonomi. Figli di una "caserma" che è la storia dello sport italiano.
Te ne sei andato in silenzio, lasciando un vuoto incolmabile in chi si è nutrito per anni delle tue telecronache. Eri un fuoriclasse, di quelli veri, figlio di quel "10" dietro la maglia che solo tu sapeva domare a bordo campo prendendo sottobraccio Platini e Maradona.
Ci hai lasciati in un venerdì mattina datato 12 novembre 2021 che difficilmente dimenticheremo. Riposa in pace Giampiero.
Ha fatto diventare
Sabaudia remiera piange la scomparsa di Giampiero Galeazzi
Sabaudia - Epica la sua telecronaca del quattro di coppia oro a Sydney