Tutti uniti per portare il gotha mondiale del canottaggio sul lago di Paola. Sabaudia vuole la Coppa del Mondo e, una volta tanto, a spingerla verso la vittoria, sono davvero tutti: dal presidente del Coni, sino al neo eletto Presidente della Provincia, passando attraverso Amministrazione comunale e Regione. Lo scorso 1 maggio, poi, il caffè preso al volo sotto lo studio del sindaco di Sabaudia, l'avvocato Giada Gervasi, ha rafforzato di fatto questo patto, perchè il capo dello sport italiano, Giovanni Malagò, da sempre legato a Sabaudia, ha ribadito la volontà del Coni di appoggiare questa candidatura. «E' stato un incontro veloce, ma fruttuoso – ha tenuto a precisare Alessio Sartori, ex olimpionico del remo, oggi Assessore allo sport e vice sindaco a Sabaudia – Il presidente del Coni ci ha ribadito il pieno appoggio del Coni, ma ora spetta a noi dimostrare con i fatti che Sabaudia può meritarsi questa candidatura e, perchè no, ambire ad ospitare la prima prova di Coppa del Mondo del 2020. Non sarà facile vincere la concorrenza di città importanti – ha proseguito Sartori - ma da parte nostra c'è la volontà di riuscire in questa impresa e, se non altro, di certificare il bacino di Sabaudia, come internazionale. E' un percorso che volevamo fare da tempo con la Federazione Internazionale al di là dell'ospitare o meno una prova di Coppa del Mondo. Sabaudia è da sempre la patria del remo, era giusto percorrere questa strada ed entro il 30 maggio presenteremo alla Fisa (o Rowing Federation) il dossier relativo al lago e, soprattutto, a quella che è la ricezione alberghiera. Anche perchè, solo di addetti ai lavori, non saranno meno di duemila le persone che potrebbero arrivare a Sabaudia nel caso in cui ci venga assegnata questa prima prova di Coppa del Mondo del 2020. In questi giorni – ha proseguito l'ex campione olimpico – avrò degli incontri con i responsabili alberghieri di Sabaudia, Pontinia, San Felice Circeo e Terracina, ma non è escluso che venga interessata anche Latina. L'augurio – ha concluso Sartori – è che si remi, tanto per restare in tema, tutti dalla stessa parte, perchè, al di là di come andrà a finire questa storia della candidatura, questo era un passaggio importante e decisivo per qualificare definitivamente e ufficialmente Sabaudia e il suo lago come bacino di gara internazionale». Il 30 maggio, dunque, termine ultimo fissato dalla Fisa per presentere i dossier riguardanti i bacini di gara e la location per questa candidatura ad ospitare la prima prova di Coppa del Mondo di canottaggio del 2020, l'anno olimpico, quello che porterà ai Giochi di Tokio. Il 15 luglio, invece, la stessa Federazione Internazionale si pronuncerà su questa candidatura. E' chiaro che le difficoltà non sono poche, ma l'appoggio incondizionata del Coni e della stessa Federazione Italiana Canottaggio, nella persona di Giuseppe Abbagnale, possono davvero far pendere l'ago della bilancia verso Sabaudia, pronta a riscrivere la propria storia remiera fatta, inutile nasconderlo, solo di grandissimi successi. Diventare bacino internazionale e, dunque, avere una certificazione che dia la possibilità in futuro di ospitare qualsiasi tipo di manifestazione continentale e mondiale, è un qualcosa che sta molto a cuore a Sartori, al sindaco Gervasi e a tutta l'Amministrazione. "Era un passo che dovevamo fare, un percorso di crescita necessario».