Cinquantotto anni di attesa, che saranno sessanta il giorno in cui, dal 3 al 5 aprile del 2020, anno Olimpico di Tokyo, il lago di Paola ospiterà la prima prova di Coppa del Mondo di Canottaggio. Nel 1960, per le Olimpiadi di Roma, si mobilitò una porzione di terra pontina per portare le gare olimpiche a ridosso delle dune. Non fu possibile allora, nonostante la grande pressione dei media e non solo. Oggi questo sogno diventa realtà, perché Sabaudia, dopo aver partorito per anni campioni olimpici e mondiali, porterà nel proprio specchio d'acqua il gotta del remo planetario, diventando, cosa ancor più importante, bacino internazionale con tutto quello che ne conseguirà anche in futuro. Una grande vittoria del Comune di Sabaudia, del sindaco Gervasi, ma soprattutto del vice sindaco e Assessore allo Sport, Alessio Sartori che ha lavorato alacremente affinché questa candidatura andasse in porto. Dietro di loro la spinta del Coni, nella persona del presidente Giovanni Malagò e del presidente della Federazione Italiana Canottaggio, Giuseppe Abbagnale, entrambi cittadini adottivi di una cittadina, Sabaudia, che ora entra di diritto, semmai ce ne fosse stato bisogno, nel panorama internazionale del remo. Alessio Sartori, in religioso silenzio, ha centrato la sua medaglia più bella o, se vogliamo, più difficile, perché anche nella giornata di lunedì si è speso come un matto per fornire alla Fisa, la Federazione Internazionale, un ulteriore documento riguardante la profondità del bacino che non deve essere inferiore, attenzione in ogni corsia di gara, ai tre metri. E questo ulteriore documentazione ha permesso alla Federazione Internazionale di sciogliere la prognosi e di ufficializzare Sabaudia come sede, nell'aprile del 2020, della prima prova di Coppa del Mondo, nell'anno Olimpico di Tokyo.
«Orgogliosi di un'investitura che sa esaltare la vocazione sportiva di un luogo speciale - sono queste le parole entusiastiche del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo la notizia -  Sabaudia e il canottaggio raccontano favole magiche, grazie a una lunga sequenza di eventi e di campioni capaci di mettere il loro sigillo su una tradizione che ha saputo regalare lustro all'intero movimento sportivo. Aver ottenuto l'assegnazione di una tappa di Coppa del Mondo 2020 scrive una pagina di storia e rappresenta il coronamento di un'idea che ha basi solide e una credibilità indubbia, frutto di un lavoro di squadra che è vero il segreto del successo. E' stato premiato lo straordinario asse tra il Comune, la Regione e la Federazione del Presidente Abbagnale, con l'olimpionico Alessio Sartori - nelle vesti di Vice Sindaco e Assessore allo Sport – a tessere la trama vincente con la FISA. L'Italia sarà quindi la vera protagonista del circuito 2020 dell'evento internazionale di canottaggio: 2 tappe su 3 si disputeranno infatti nel nostro Paese, con Sabaudia e Varese centri nevralgici degli appuntamenti che faranno da preludio ai Giochi Olimpici di Tokyo - conclude il Presidente -  Emozioni e spettacolo che affondano le radici nel passato specchiandosi negli straordinari fuoriclasse che ci hanno fatto gioire per i loro trionfi, con la speranza che proprio da Sabaudia possa nascere un'altra favola da ricordare e da raccontare nel segno dell'eccellenza remiera tricolore».
«E' la vittoria di tutti quanti - ha tenuto a precisare il presidente della Federazione, Giuseppe Abbagnale - E' la vittoria del movimento, di un Comune che si è battuto come non mai, di Alessio Sartori che si è speso in prima persona. Oggi Sabaudia e un bacino internazionale, importante per il Canottaggio e per la canoa. Oggi Sabaudia può davvero esprimersi a grandissimi livelli non solo per i campioni che è riuscita è riuscira a sfornare in futuro, ma anche per una struttura che diventerà mondiale. Sono felice - ha proseguito è concluso Abbagnale - siamo tutti molto felici, perche questa è davvero una vittoria di proporIoni mondiali, che premia la politica all'unisono e sottolineo questo, di tutti: Comune, Federazione e Coni. Oggi scriviamo una pagina storica per il remo italiano, oggi Sabaudia diventa mondiale e siamo tutti molto felici per questo". Era commosso ieri sera il presidente Abbagnale, come lo erano tutti. Una vittoria sudata, ma alla fine meritata perché la Fisa non ha fatto sconti e perché c'era da battere la concorrenza di città agguerrite e blasonate, una su tutte Zagabria. Ha vinto Sabaudia, ha vinto il remo azzurro. Con le persone giuste al posto giusto, con la volontà e l'amore per un posto che da oggi sarà il centro del mondo remiero a tutti gli effetti.