Finalmente si torna a casa. E... «non vedo l'ora di mangiare un bel piatto di pasta. Credetemi, lo desidero più di ogni altra cosa». Giulio Zeppieri e la sua America. Calda, asfissiante, ma bella da morire. Perchè la settimana newyorkese trascorsa tra il Bronx e il Queen's, è un qualcosa da raccontare a tutti, da tramandare un giorno ai posteri, da custodire gelosamente all'interno del proprio diario.
New York e Flushing Meadows, del resto, gli hanno fatto capire che oggi può sedersi di diritto, senza sfigurare minimamente, al tavolo dei grandi della sua categoria.
«Ho capito che me la posso giocare alla pari con tutti e questa è davvero una bella cosa».
Peccato per il doppio e per quel nastro maligno colpito dal suo compagno, Lorenzo Musetti, sul 6/4 5-4 e 40-40 (era un matchpoint considerando il "killer point"). I due azzurrini hanno ceduto in semifinale per 4/6 7/5 10-6 alla formazione composta dal bulgaro Adrian Andreev e dal britannico Anton Matusevich. Peccato, perché dopo la ripresa del match dopo lo stop per pioggia (sul 6/4 1-3) Musetti e Zeppieri avevano recuperato nel secondo parziale passando in vantaggio per 5-4 ed arrivando, come detto, nel decimo gioco al matchpoint: non è bastato ed il bulgaro ed il britannico si sono imposti al super tie-break per 10 punti a 6.
«Potevamo andare in finale, lo avremmo meritato. Alla fine, però, posso ritenermi soddisfatto di quanto fatto. Un quarto di finale in singolare, partendo dalle qualificazioni e la semifinale in doppio, risultati che lasciano il segno e danno l'idea di quanto abbia giocato bene a Flushing Meadows».
Sono le 8.30 di una domenica mattina a New York, le 14.30 a Latina, quando dall'altra parte del telefono il suo coach, Piero Melaranci, ci offre su di un piatto d'argento le parole del suo pupillo.
«Stiamo per prendere il pullman per andare nel Queen's. Riscaldo un po' Lorenzo (Musetti, ndr) prima della sua finale».
Vogliamo parlare del tuo Open degli Satti Uniti?
«Bellissimo, ho giocato davvero un grande tennis. Torno a Latina con la consapevolezza di aver fatto il massimo e anche qualcosa in più e con la voglia di andare avanti sapendo, davvero, di potermela giocare con tutti».
Chun Hsin Tseng era battibile?
«Gioca davvero bene e, al di là della sua sconfitta in semifinale, ha dimostrato qui a Flushing Meadows di meritare la prima posizione mondiale. Ha dominato la stagione, ma il match con lui me lo sono giocato sino in fondo. Peccato per quel primo set, quando sono andato a servire sul 5-4 in mio favore. Magari con un set di vantaggio, la partita poteva prendere anche un'altra piega».
Hai, però, battuto, e in maniera netta, giocatori molto forti come il kazako Timofey Skatov e il dominicano Nick Hardt.
«La mia metà di tabellone era piena zeppa di giocatori molto forti. Per battere Skatov e Hardt, ho dovuto giocare un grandissimo tennis, il migliore sicuramente. Stavo bene, ero in fiducia e sui campi di Flushing Meadows mi sono sentito come a casa mia».
Insomma, un Open degli Stati Uniti da incorniciare.
Senza ombra di dubbio, ma la stagione continua e, quindi, dopo un po' di meritato riposo, tornerò ad allenarmi in vista dei prossimi impegni».
New York, la "Grande Mela"?
«Bella, caotica e molto calda. Devastante l'ora di pullman da Manhattan a Flushing Meadows, ma sono riuscito ad adattarmi molto bene a tutto».
Anche perchè quando nella Players Lounge, nella "pancia" dell'"Arthur Ashe" ti sei ritrovato a mangiare accanto a Rafa Nadal...
«E' stata una sensazione incredibile. Ero dietro di lui a fare la fila per prendere qualcosa da mangiare e, poi, accanto quando ci siamo seduti a tavola. Una persona umile, un fuoriclasse dentro e fuori dal campo. E' accaduto nel mio primo giorno a Flushing Meadows dopo le quali al Bronx».
IL CAMMINO
DI ZEPPIERI
SINGOLARE MASCHILE
Primo turno: (q) Giulio Zeppieri (ITA) b. Harold Mayot (FRA) 62 60; Secondo turno: (q) Giulio Zeppieri (ITA) b. (5) Timofey Skatov (KAZ) 60 61; Terzo turno (ottavi di finale); (q) Giulio Zeppieri (ITA) b. Nick Hardt (DOM) 64 61; Quarti di finale: (1) Chun Hsin Tseng (TPE) b. (q) Giulio Zeppieri (ITA) 76(0)
DOPPIO MASCHILE
Primo turno: lorenzo Musetti/Giulio Zeppieri (ITA) b. (5) Carolos Lopez Montagud/Tao Mu (ESP/CHN) 63 76(5); Secondo turno: Lorenzo Musetti/Giulio Zeppieri (ITA) b. Mateus Alves/Thiago Agustin Tirante (BRA/ARG) 76(4) 46 10-4; Quarti di Finale: Lorenzo Musetti/Giulio Zeppieri (ITA) b. Andrew Fenty/Cannon Kingsley (USA) 64 63; Semifinali: Adrian Andreev/Anton Matusevich (BUL/GBR) b. Lorenzo Musetti/Giulio Zeppieri (ITA) 46 75 10-6.