Ha vinto l'emergenza, questo maledetto coronavirus che ha fatto dire basta anche alla pallanuoto. Dopo il volley, il basket ed il rugby, anche uno degli sport di squadra più vincenti in Italia, si è arreso all'emergenza. C'è da dire che la cosa era nell'aria e che già la settimana scorsa, proprio attraverso il nostro giornale, il presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli, si era mostrato un tantino scettico circa la ripresa dei campionati. Peccato per il movimento, ma soprattutto per l'Anzio Waterpolis del presidente Damiani, che mai come in questa stagione puntava, a ragion veduta, al salto di categoria e, dunque, a tornare in A1.

«Dispiace, questa decisione ci ha lasciato molto amaro in bocca, ma credo che, alla luce di quanto sta accadendo, non si potesse fare altrimenti - ha tenuto a precisare il presidente dell'Anzio Waterpolis, Francesco Damiani - Noi eravamo primi in classifica e dopo una semifinale play off ed una finale persa ai rigori, avevasmo fatto la bocca buona al salto di catehoria. Non vi nascondo, che abbiamo parlato con la Fin, offrendo la nostra disponibilità, nel caso in cui qualche squadra non dovesse iscriversi al campionato di A1, ad essere, visto il nostro piazzamento al momento della chiusura, presi in considerazione. Comunque vada, ripartiremo alla grande».

Ecco in sintesi, invece, quanto comunicato sul proprio sito dalla Federazione Italiana Nuoto: «Non essendo possibile garantire la ripresa in tempi brevi dello svolgimento regolare delle attività a causa dell'emergenza Covid-19, la Federazione ha disposto la conclusione di tutti i campionati nazionali di pallanuoto 2019/2020 di serie A1, A2 e B, sia maschili che femminili. A tal proposito sono stati stabiliti la non assegnazione del titolo di Campione d'Italia ed il blocco delle retrocessioni alle serie inferiori. Inoltre vengono bloccate le promozioni alle serie superiori prevedendo la ripartenza della prossima stagione secondo le formule dei campionati appena dichiarati conclusi: alle serie A1 edizione 2020/2021 parteciperanno 14 e 10 squadre rispettivamente per il settore maschile e femminile. La FIN inoltre annuncia che la decisione riguardo la continuazione dei campionati giovanili verrà presa prossimamente. L'ipotesi è di attendere, per valutare un possibile slittamento delle fasi finali da svolgere anche con modalità alternative nel periodo estivo, così come per le attività giovanili degli altri settori».

«Nelle condizioni attuali non è possibile avere certezza dei tempi di pieno utilizzo degli impianti natatori - ha sottolineato il presidente Paolo Barelli, che così commenta la decisione adottata dal consiglio federale - Sono molto dispiaciuto per questo stop inevitabile; mi auguro e spero che il prossimo campionato possa rappresentare il ritorno alla normalità e così onorare l'impegno degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti di società che hanno dovuto vivere, insieme con tutto il Paese, questo momento tragico della nostra storia, non solo sportiva».