Stavolta siamo ai titoli di coda. Doveva essere una partita da vincere, con le buone o con le cattive, invece al Francioni il Vicenza ha portato via i tre punti con il minimo sforzo. Senza strafare, aspettando il calo dei pontini che è arrivato puntualmente a causa di una squadra a cui tutto, ma proprio tutto, sembra girare storto. Una rosa resa inadeguata dal mercato di gennaio, un allenatore, Vivarini, che avrà anche commesso i suoi errori, ma che è rimasto praticamente da solo al timone di una nave mollata alla deriva: «Siamo rimasti soli, la società prima, e ora anche la sorte ci hanno abbandonato». Al tecnico di Ari sugge per caso - o forse no - una frase che è tutto un programma: «Nonostante questo abbiamo sempre lottato». Potrebbe essere questo l'epitaffio di questa annata maledetta, in cui il Latina ha forse fatto molto di più rispetto alle sue reali potenzialità. Anche ieri contro il Vicenza la partita se l'è giocata, reggendo per un tempo, schiantando nella ripresa, stringendo i denti anche con mezza squadra sulle ginocchia e l'altra mezza fuori ruolo. E quando in sala stampa si torna sul discorso societario, Vivarini taglia corto: «Un giorno, magari a fine stagione, parlerò di tutto quello che c'è da dire. Ora sono qui e continuo a fare il mio lavoro. E' naturale che in questo momento io funga da parafulmini per una situazione che non è dipendente totalmente da tutti noi».