E' fissato per domani pomeriggio il secondo esperimento di gara per la vendita del complesso aziendale US Latina Calcio, e stavolta il prezzo a base d'asta sarà di 960.000 euro. Ma anche stavolta è improbabile che entro le 12 di oggi qualcuno vorrà presentare un'offerta d'acquisto del club nerazzurro. E' praticamente scontato che la vendita del Latina Calcio, se ci sarà, si risolverà all'ultimo appuntamento fissato per l'asta, quello del 27 aprile prossimo, quando il prezzo sarà sceso a 270.000 euro. Se qualcuno è intenzionato fin d'ora a mettere le mani sulla compagine sportiva di Piazzale Prampolini, cercherà di portare a casa il pacchetto aziendale con il minimo sforzo economico, anche perché l'eventuale acquirente, per mantenere il titolo e dunque l'abilitazione a disputare un campionato da professionisti, in serie B o in Lega Pro, dovrà accollarsi il debito sportivo maturato dalla società di calcio fino alla data del fallimento, e quel debito è stato calcolato in 6 milioni di euro. La somma, fatti i dovuti conteggi con la Lega Calcio, potrebbe subire un sensibile ridimensionamento, ma non al punto di non costituire comunque un serio ostacolo per una eventuale intenzione di acquisto di una società che viaggia all'ultimo posto della classifica del campionato ormai agli sgoccioli e che quindi ha già un piede nella retrocessione. Nonostante tutto, si continua a parlare di due cordate pronte a contendersi il club nerazzurro, una che farebbe riferimento a Benedetto Mancini, l'altra frutto di un'idea nata attorno ad alcuni imprenditori e professionisti locali e sostenuta anche da un industriale romano che da mesi va corteggiando il Latina Calcio. Ma si tratta di voci che potrebbero riservare delle sorprese a quanti sperano di vedere la squadra di calcio cittadina uscire dal tunnel del fallimento e riprendere quota.

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