Potrebbe essere l'arma in più per tornare tra i professionisti attraverso il ripescaggio, ma resta al centro delle attenzioni per alcune questioni che a distanza di anni lo rendono ancora "incompleto". Lo stadio Comunale «Domenico Francioni», da tempo al centro del dibattito non solo sportivo della città, resta ancora attanagliato in alcune beghe irrisolte che rischiano di complicarne la gestione.
La prima questione è conosciuta e dure ormai dal 2014. Quella relativa alla tribuna riservata alle tifoserie ospiti ancora inutilizzabili è infatti una problematica che dopo il fallimento dell'Us Latina Calcio pare essere finita nel dimenticatoio, ma che sta sicuramente a cuore ai nuovi "inquilini" dello stadio di piazzale Serratore. Sequestrata ormai dal 4 anni, nonostante non ci sia poi chissà quale interesse a livello di affluenza per la sua riapertura visto che il Latina 1932 sta disputando il campionato di Serie D, per il club nerazzurro quello di dover rinunciare ad una parte sostanziosa della tribuna coperta (diventata ormai da tempo quella riservata ospiti) potrebbe risultare alla lunga una perdita importante per quanto concerne gli incassi. La situazione non è cambiata di una virgola da quel 9 settembre, quando i carabinieri apposero i sigilli alle due strutture in ferro che erano riservare alle tifoserie in trasferta. Anzi, qualcosa è cambiato, visto che l'indagine relativa al sequestro è stata ormai dichiarata chiusa. Cosa si aspetta allora per procedere ad una svolta? L'iter normale vorrebbe che il proprietario della struttura, vale a dire il Comune di Latina, a questo punto proceda con la richiesta di dissequestro con la quale poi iniziare a pensare al futuro: smantellare il tutto per creare una nuova struttura, oppure procedere con nuovi test statici affinché arrivi l'ok per la riapertura. Ma, a quanto è dato sapere, per adesso non c'è stato nulla di tutto questo.
E c'è un'altra problematica inerente al Francioni che è di più stretta attualità. Sembra infatti che Comune di Latina e società non abbiano ancora trovato una via definitiva per la concessione. L'amministrazione, che ha affidato in esclusiva al Latina 1932 l'utilizzo dello stadio, non lo ha mai fatto in modo concreto procedendo con concessioni temporanee, l'ultima delle quali scaduta, a quanto sembra, il 21 gennaio scorso. Si spiegherebbe anche così la chiusura dei bar interni all'impianto negli ultimi due incontri casalinghi. Un ritardo apparentemente inspiegabile, visto che alla società di Piazzale Serratore l'ok di Coletta era arrivato ormai da novembre. Da allora, però, nulla si è ancora mosso.