Si tende a raffigurare il calcio laziale come se fosse composto da due sole squadre, e qui parliamo ovviamente di Roma e Lazio, quando la provincia di Latina ci offre varie occasioni di tifo, anche e soprattutto grazie al Latina Calcio: in questo articolo studieremo l'evolversi della storia di questo club che, come un mantice, fa soffiare sul territorio i venti di un destino che lo ha portato a sfiorare la militanza nella massima serie nazionale.

È vero: Roma e Lazio sono le squadre "di bandiera" della nostra regione e quelle che hanno più tifosi legati alle loro vicende, non solo perché esse militano nella massima serie nazionale, ma anche perché questo comporta aspetti secondari non irrilevanti per molti tifosi: pensiamo, ad esempio, a quando il venerdì essi possono sfogliare il palinsesto delle scommesse online NetBet e decidere di puntare una somma a sfavore della loro squadra, un po' per scaramanzia, un po' perché in questo modo, male che vada, potranno vincere comunque qualcosa. 

Con il Latina Calcio questo "salvagente" non è disponibile, dato che attualmente milita in serie D e non esistono bookmakers che abbiano mercati di quel tipo. Resta però la storia affascinante del Club, le vette sfiorate e la possibilità di seguirlo tutti i fine settimana al Francioni, lo stadio che i Nerazzurri sono soliti chiamare "casa".

La storia della Società Sportiva Dilettantistica Latina Calcio 1932 si muove nel corso del '900 con risultati che i grandi giornali parrebbero trascurare, ma la tradizione sportiva di questo club non va dimenticata: la sua storia ha inizio nel 1935 come "Associazione Sportiva Littoria", nel 1945 diviene "Virtus Latina" per poi modificare il suo nome un anno dopo, divenendo "La Pontina Latina". Nel 1949 si qualifica per la Serie C e il suo nome conosce un nuovo cambio di pelle: nasce così l'"Associazione Sportiva Latina".

Tra alti e bassi nel corso della sua esistenza, la squadra nerazzurra ha perfino rischiato di entrare nella massima competizione nazionale, il campionato di serie A: era il maggio 2014 quando il team del leone di San Marco aveva la meglio sulla rivale Bari grazie a un doppio pareggio per 2-2, vedendo però sfumare i play-off in finale col Cesena.

Cambi di proprietà, retrocessioni e fallimenti non hanno cambiato lo spirito della squadra. Inoltre, è opportuno ricordare che questo team ha dato i calcistici natali a un assoluto campione come Alessandro "Spillo" Altobelli, che prima di vestire la livrea nerazzurra della sponda interista di Milano ha difeso i medesimi colori nel Latina: il campione del mondo di Spagna 1982 ha preso confidenza con "Eupalla", come era solito chiamare il pallone un altro indiscusso campione, stavolta della carta stampata, come Gianni Brera, sul campo del Francioni.

I grandi campioni di ieri e le giovani speranze di oggi uniti attraverso i colori della bandiera nerazzurra: sotto il segno di questa alleanza la storia del Latina Calcio continuerà attraverso il nuovo millennio, sperando possa presto scalare posizioni in classifica e riprendersi i riflettori dei campionati più blasonati.

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