Roma, 15 lug. (Labitalia) - Un ciclista vive in media due anni in più di chi non usa le due ruote, si assenta dal lavoro il 15% di giorni in meno e ha un rischio inferiore del 28% rispetto a un automobilista di rimanere vittima di un incidente. Negli oceani sono depositati 5,25 trilioni di detriti di plastica, di cui 269.000 tonnellate galleggiano in superficie, mentre circa 4 miliardi di microparticelle per chilometro quadrato inquinano i fondali. Nello spazio, che è una frontiera sempre più esplorata dalla scienza come alternativa alla vita nel pianeta Terra, gli investimenti globali sono passati da 1,1 miliardi di dollari nel 2000-2005 a 10,2 miliardi di dollari tra il 2012 e il 2018.

Sono alcuni dei numeri che emergono dal programma digitale del festival Change. Architecture Cities Life, che entra nel vivo in questi giorni con una serie di talk trasmessi sui canali social della rassegna nata dall’assegnazione del bando 'Festival dell’Architettura' promosso dal Mibact - direzione generale Creatività contemporanea Terra-mare-cielo.

L’ombra distruttiva dell’uomo non ha risparmiato nulla e Change.Architecture Cities Life è l’occasione per tirare le somme e guardare al futuro con progetti e proposte dove il design innovativo e l’architettura ecosostenibile la fanno da padrone. Il festival entra nel vivo con il cartellone di talk trasmessi on line, con una serie di ospiti di rango internazionale scelti nel mondo del progetto, della scienza, dell’impresa, della cultura in senso lato.

Gli appuntamenti estivi di Change sono: 17 luglio 'Dove è finito il Grab?'; 21 luglio 'Vivere a emissioni zero: realtà o utopia?'; 24 luglio 'Greening - Il bosco orizzontale - Perché la natura è un nostro alleato anche in città?'; 29 luglio 'Facciamoci spazio - La vita su Marte è una forma di rinuncia alla Terra?'.

Dopo la parte digitale, il festival proseguirà dal 24 settembre fino al 31 ottobre a Roma, entrando nel vivo fuori dagli schermi del pc tra eventi a tema, ospiti di rilievo e progetti innovativi. Tra i temi trattati, l’alternativa alla mobilità retta sulle auto fornita dall’universo di bici e monopattini, ma anche il ritorno alla plastica a causa dell’emergenza Covid-19. E poi l’efficientamento energetico e l’uso di risorse rinnovabili e materiali biodegradabili.

Da settembre saranno tanti e particolarmente scottanti i temi trattati dal Festival. Si parlerà di mobilità alternativa con dati aggiornati sulla salute, i costi e i limiti attuali, ma anche delle plastiche che rappresentano un gravissimo rischio per la salute dei mari e di tutte le creature che lo abitano (oltre che per noi). E, ancora, delle grandi aree verdi di Roma, che conta 415.000.000 di mq distribuite in aree naturali protette e parchi agricoli sul territorio di Roma Capitale tutti da sfruttare, di investimenti globali alla volta dello Spazio, tra Marte e galassie e di greening e città, tra verde urbano e centri abitati dove ricreare un piccolo polmone verde per il benessere di tutti.