Roma, 18 dic. (Adnkronos) - La terza sezione del Consiglio di Stato ha respinto il ricorso promosso dal Codacons e da Vittorio Sgarbi contro la chiusura dei musei imposta dal Dpcm del 3 novembre scorso. Il CdS ha infatti ritenuto tra le altre cose il provvedimento del Tar "frutto di una delicatissima comparazione di interessi pubblici tutti rilevantissimi", valutando che "non emerge allo stato la manifesta irragionevolezza della decisione dell'Autorità di limitare temporalmente la fruizione dei musei e degli altri luoghi di cultura".

Nel rigettare il ricorso, tuttavia, il Consiglio di Stato fissa alcuni importanti principi, e sembra condividere alcune delle motivazioni alla base delle richieste presentate dal Codacons e da Sgarbi, che sottolineavano come la cultura fosse "un servizio pubblico essenziale al pari delle scuole". Per il Consiglio di Stato infatti "a fronte di tale interesse pubblico rilevantissimo, il disposto sacrificio temporaneo dell'interesse antagonista fatto valere dall'appellante, di cui pure non può essere trascurata la particolare importanza, non appare affetta, sulla base della valutazione sommaria propria della fase cautelare monocratica, da palese irragionevolezza".

Il Consiglio di Stato invita dunque il Governo a monitorare l'andamento dei contagi ai fini di consentire una celere riapertura dei musei in Italia. Si legge nel decreto, firmato dal presidente Roberto Garofoli: "Sarà compito dell'Autorità di valutare in futuro, di pari passo con il monitoraggio dell'andamento della situazione pandemica, l'adottabilità di misure che possano in qualche modo contemperare gli interessi pubblici che vengono in rilievo".