Roma, 15 gen. (Adnkronos) - Il decreto sulla ricostruzione "è un dl, ma manca di alcune cose. Il mio intervento era rivolto a questo. Ho sollevato un problema che va risolto, non possiamo più raccontarci storie: bisogna correre, se non ravviamo questa ricostruzione -sia pubblica che privata- evidentemente rischiamo di far definitivamente spopolare questi luoghi, e sarebbe un danno irrecuperabile per le nostre comunità che non possiamo permetterci". Così la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, lasciando Palazzo Chigi dopo aver fatto il punto con premier Giuseppe Conte e i governatori delle altre regioni colpite dal sisma.

"Ho ritenuto opportuno intervenire - spiega la governatrice, che si è intrattenuta con il presidente del Consiglio e i rappresentanti di Marche, Abruzzo e Lazio per fare il punto sull'emergenza sisma - nonostante non fosse all'odg, perché il terremoto è un'emergenza infinita e non possiamo trattarlo come una cosa ordinaria".

"Il presidente Conte è stato molto disponibile e voglio ringraziarlo per questo, abbiamo avuto una seduta a latere dell'incontro per parlare su come ripartire - spiega ancora - siamo bloccati di nuovo in quanto non era stato adottato un provvedimento di proroga dei depositi temporanei dei rifiuti per lo smaltimento delle macerie e questo è stato un altro blocco importante". Conte, aggiunge Tesei, "ci ha dato buone rassicurazione di stringere con i tempi".