Palermo, 18 feb. (Adnkronos) - "C'è un errore, vi state sbagliando. Io sono un costruttore. Avrò fatto al massimo qualche abuso. Vi sbagliate". Non ha nascosto la sua sorpresa, all'alba di oggi, il boss Gaetano Scotto, quando gli uomini della Dia di Palermo, guidati dal colonnello Antonio Amoroso, hanno fatto irruzione nel suo appartamento dell'Arenella, per mettergli le manette ai polsi. Scotto, che era stato scarcerato nel gennaio 2016, era convinto che ci fosse "un errore" e pensava che quella di oggi fosse solo "una perquisizione", come dicono gli investigatori che sono andati ad arrestarlo. Era solo, nel suo appartamento, il 68enne, accusato di essere il nuovo capo della famiglia mafiosa dell'Arenella.

Il boss da qualche tempo è indagato anche per l'omicidio del poliziotto Antonino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, uccisi a Villagrazia di Carini il 5 agosto 1989. Il colonnello Amoroso, durante la conferenza stampa, si è limitato a confermare l'inchiesta sull'omicidio Agostino ma non ha voluto aggiungere altro. Scotto è accusato di essere stato mandante ed esecutore del delitto con il capomafia di Resuttana Antonino Madonia, oggi detenuto al 41 bis. Il procuratore generale Roberto Scarpinato aveva chiesto l'arresto di Scotto per il delitto Agostino, ma il gip aveva respinto la richiesta.